In Maria si compie il passaggio dell’umanità «Dio ci ha fatti passare dalla schiavitù alla libertà, dalla tristezza alla gioia, dal lutto alla festa, dalle tenebre alla luce. Perciò diciamo davanti a lui: alleluia!»: sono parole della liturgia pasquale ebraica, che evidenziano questo concetto: il passaggio di Dio opera un passaggio nell’uomo. Pasqua è passare a ciò che non passa!
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Nel suo canto del Magnificat, Maria si fa voce di tutta l’umanità. È l’umanità sorpresa dall’amore che celebra le sue nozze con Dio. È l’umanità povera che canta la sua Pasqua di salvezza. «Ha spiegato la potenza del suo braccio…» (Lc 1,51-55). Con una serie di sette verbi: spiegato, disperso, rovesciato, innalzato, ricolmato, rimandato, soccorso, Maria descrive l’agire di Dio sull’umanità.
Il numero sette ha il significato di totalità, i verbi quindi indicano la logica di fondo, il criterio e lo stile d’azione di Dio, che è sostanzialmente questo: Egli si manifesta come il Dio della Pasqua. Infatti i sette verbi rappresentano tutti un ribaltamento della situazione, un passaggio.
La Pasqua di Dio sconvolge gli schemi umani ed opera un cambiamento, di cui Maria è testimone e profezia. Accompagnando l’umanità nel cammino pasquale, ella rivolge ancora oggi, a tutti, la parola incoraggiante di Mosè a Israele davanti al Mar Rosso: «Non abbiate paura! Siate forti e vedrete la salvezza che il Signore oggi opera per voi» (Es 14,13).
Lode A Maria, donna della Pasqua
O Maria, vergine del Magnificat e donna della Pasqua, veglia
su questo mondo in continuo passaggio ma che non sa dove
andare. Sei l’esperta del passaggio.
A Nazaret il tuo “sì” segna il passaggio tra l’Antico e il Nuovo
Testamento.
Ad Ain Karim annunzi con il tuo Magnificat il passaggio ad un
mondo nuovo.
A Betlemme partecipi al passaggio di Dio dal cielo alla terra.
A Gerusalemme con la profezia di Simeone e con la perdita del tuo figlio nel tempio compi una pasqua interiore e senti passare una spada nel tuo cuore.
A Cana hai provocato il passaggio dall’acqua al vino.
Al Calvario sei testimone del passaggio dell’umanità dalla morte alla vita.
Nel cenacolo accogli con tutta la Chiesa la pasqua dello Spirito.
Dopo il tuo “passaggio” nel cielo, non hai cessato di essere ausiliatrice della nostra pasqua, causa della nostra letizia. Lungo tutta la storia della Chiesa ti troviamo in tutte le svolte, in tutti i momenti quando spunta l’alba, quando germoglia la vita.
Continua ad assisterci, o Maria, nei nostri vari passaggi in questa terra, fino al nostro passaggio definitivo al cielo, per raggiungere te e il tuo figlio Gesù Cristo, nostra Pasqua.
di Maria Ko Ha Fong fma