29/10/2015 Roma.Ignazio Marino rilascia dichiarazioni prima di entrare in Campidoglio. Nella foto Ignazio Marino
Ha ritirato le dimissioni: è ormai diventata una delle comiche più seguite nelle ultime settimane, ma questa sceneggiata stenta a concludersi. Ed a Roma manca poco al Giubileo, ma evidentemente al Sindaco Medico Viaggiatore Scontrinatore non gliene interessa un bel niente.
Dietrofront del sindaco. I 19 consiglieri dem pronti a lasciare: questo l’esito dell’incontro con Orfini. A loro potrebbero aggiurgesene altri dell’opposizione. In mattinata il primo cittadino in Campidoglio: “Non devo negoziare con nessuno”.
Sulle affermazioni di Cantone (“Milano capitale morale”), replica: “Gli anticorpi nella capitale esistono, devono essere valorizzati”. Renzi? “Ho di meglio da fare che andare in aeroporto”, ha detto.
“Il sindaco di Roma, Ignazio Marino ha firmato la lettera con la quale ritira le dimissioni presentate lo scorso 12 ottobre”. La nota ufficiale arriva dal Campidoglio poco prima delle 16.30. A quattro giorni dalla scadenza del suo mandato e dalla nomina di un commissario e dopo 17 giorni di tira e molla, il primo cittadino ci ha dunque ripensato.
Appena poche ore prima il commissario del Pd Roma Matteo Orfini aveva convocato i consiglieri comunali dem al Nazareno. “Se Marino dovesse ripensarci e decidere di restare alla guida del Campidoglio – la linea – i consiglieri del Pd si dimetterebbero subito dal loro incarico”. Ora dunque si profila questa ipotesi.
Però per staccare la spina non basta il passo indietro dei soli 19 consiglieri capitolini del gruppo Pd: in base al Testo unico degli enti locali, infatti, lo scioglimento del consiglio avviene con le dimissioni contestuali della metà più uno dei membri.
Essendo 48 i consiglieri, servono le dimissioni di almeno 25 di loro.
di Redazione Papaboys
(servizio in aggiornamento h.16.55)
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