SICILIA – TRAPANI – È nata la cooperativa “ Rita Atria ” per gestire beni confiscati alla mafia. “È un segnale concreto di corresponsabilità, speranza e coraggio che si alimenta della memoria della giovane testimone di giustizia cui è dedicata la cooperativa”, ha dichiarato monsignor Domenico Mogavero, vescovo di Mazara del Vallo, diocesi che figura tra i partner che hanno promosso la costituzione della cooperativa.
Il sodalizio aderisce a Libera Terra ed è nato al termine di un lungo iter che ha visto coinvolte le istituzioni, gli enti locali e il mondo economico e sociale in provincia di Trapani. I 5 soci fondatori sono stati selezionati con bando pubblico, a cui hanno partecipato 274 giovani, dopo aver frequentato un periodo di formazione tecnica sui temi dell’agricoltura biologica e della cooperazione. Il cammino verso la cooperativa è stato “denso di difficoltà e ostacoli – ricorda la diocesi di Mazara – anche a causa dei numerosi incendi che hanno più volte compromesso la produttività degli uliveti dei terreni confiscati nei territori di Castelvetrano, Partanna e Paceco”.
Il prossimo novembre i soci della nuova cooperativa prenderanno in affidamento quei terreni, principalmente uliveti (di qualità Nocellara del Belice), per renderli nuovamente produttivi valorizzandone le tipicità territoriali. Fra i protagonisti di questo impegno ci sono Coop Lombardia, Coop Adriatica, Unipol, Fondazione Vodafone Italia e Progetto Policoro della Cei. Fonte: Agensir