Insomma, la croce disturba, abbatterla ovunque è diventato il nuovo obiettivo, anzi l’imperativo del secolarismo organizzato. Ma chi indica la sigla AHA, American Humanist Association? Si tratta di un’organizzazione fondata ufficialmente nel 1941, formalmente per promuovere i «valori progressisti» ed «atei». Si proclama indifferente a qualsiasi discorso di fede, ma di fatto svolge un’azione di radicale contrasto alla presenza religiosa in genere ed al Cristianesimo in particolare, che vorrebbe estromettere dalla società e dalle scuole, anche privando quelle religiose dei fondi pubblici. Per mille motivi. Paladini dello scientismo e del darwinismo più spinti, i suoi attivisti contrastano il ruolo pubblico della Chiesa, che sognano rinchiusa nelle sagrestie, promuovono l’aborto (definendo «estremisti religiosi»
quanti vi si oppongano), contrastano l’obiezione di coscienza, sostengono l’indottrinamento sessista nelle aule, cercando d’impedire qualsiasi riferimento all’astinenza. Vagheggiano un «governo laico», possibilmente universale: la loro, infatti, non rappresenta un’azione isolata, tutt’altro. Sono presenti in oltre 40 Paesi del mondo attraverso l’Internazionale Umanista e l’Ethical Union. Il patrimonio della Fondazione Umanista ammonta ad oltre 3 milioni di dollari (ma puntano a raggiungere presto quota 5 attraverso lasciti, eredità, finanziamenti, raccolte-fondi), editano riviste e libri, gestiscono media, promuovono convegni e campagne di sensibilizzazione.Il nuovo fronte di scontro è dato dalla riforma sanitaria del Presidente Obama, plaudita, oltre che dagli umanisti, anche dalle meretrici del Nevada, ma bocciata dal buon senso e dalla Chiesa. Non tanto per il fatto di comportare il taglio di 2 milioni e mezzo di posti di lavoro nel giro di dieci anni, né per il fatto di provocare un aumento indiscriminato delle tasse (pari a mille miliardi di dollari), quanto per le sue conseguenze etiche: la riforma obbliga ospedali, università cattoliche ed imprese del terzo settore a dare ai propri dipendenti una copertura assicurativa anche per contraccettivi e farmaci abortivi. Ma rappresenta anche un grave attentato alla libertà religiosa, al punto da spingere la diocesi di Cheyenne, con diverse scuole e charities, a far causa allo Stato Federale. Proprio per questo gli attivisti dell’AHA ne hanno fatto un cavallo di battaglia. Fatti di fronte ai quali anche l’osservatore più sprovveduto ed ingenuo non potrebbe non cogliere i segni di un progetto cristianofobico, concertato a livello internazionale. di Mauro Faverzani
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Bene ha fatto l'ottimo Faverzani a proporci questo testo su cui meditare.
La storia si ripete. Il Regno di Dio è sempre attaccato!
Sulla tomba di Gesù l'unica lampa che ardeva era la speranza della Madonna. In noi arde ancora la Speranza?
La coerente unità, l'umile fede e carità, unita alla preghiera incessante, alla lode e alla penitenza sono le nostre armi per disarmare i persecutori.
Forza fratelli e sorelle, accendiamo le nostre fiaccole, facciamo scorta dell'olio, amiamo Dio, la Chiesa ed il Prossimo nell'attesa del Risorto.
Sia lodato Gesù Cristo, con Maria e Giuseppe.
fra Gianni