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L’ultimo saluto alla piccola Liza, uccisa sotto le bombe a Vinnytsia. ‘Il male non può vincere!’

La piccolina, affetta da Sindrome di Down, aveva 4 anni. Il dolore dei familiari. Il prete ortodosso ai funerali: il male non può vincere

La madre della bambina, Iryna, è ancora in ospedale dopo essere rimasta gravemente ferita nel bombardamento. La donna è apparsa in una intervista con una televisione locale. “Al mondo non interessa, vede quello che succede ma non ci protegge”, ha
detto amara.

Un mesto pellegrinaggio, quello che si è svolto domenica 17 luglio nella Cattedrale della Trasfigurazione, a Vinnytsia: parenti, amici, conoscenti e semplici fedeli hanno reso omaggio e dato l’ultimo saluto alla piccola Liza Dmitrieva, 4 anni, morta nell’attacco missilistico alla città del 14 luglio. A raccontare l’ultimo saluto alla piccolina è l’edizione on line del quotidiano dei Vescovi Avvenire.

La piccola è stata composta con una coroncina di fiorellini bianchi, e vestita con un abito candito. Nella bara rose bianche e tanti piccoli peluche. Intorno a lei persone addolorate, con candele accese in mano. Tra loro il padre Artem, immobile con le lacrime agli occhi, mentre la nonna Larysa accarezzava il volta della bambina.

La commozione non ha risparmiato nemmeno il celebrante: secondo il Guardian, il prete ortodosso è scoppiato in lacrime, esclamando: “Il male non può vincere”.

Liza, bimba affetta dalla Sindrome di Down, è rimasta uccisa mentre veniva accompagnata dalla madre sul suo passeggino. La piccola è una delle 22 vittime dell’attacco missilistico russo su Vinnytsia, nell’Ucraina centrale, distante centinaia di chilometri dalla linea del fronte.

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