L’UMILTA’ APRE TUTTO LE PORTE, di Fra Emiliano Antenucci
C’è un bellissimo canto scritto dalla Mannoia In Viaggio che dice: “L’umiltà apre tutte le porte”. La parola umiltà deriva da humus, cioè terra. L’uomo è impastato di terra e di cielo, di finito e d’infinito, di miseria e nobiltà, di peccato e di grazia. L’umiltà ha la stessa radice etimologica di umanità e umorismo, chi è umile è anche umano e umoristico. L’umiltà contro la megalomania dell’uomo moderno che si crede di essere padrone dell’universo, ma come riporta un bellissimo pensiero di Pascal: “L’uomo non è che una canna, la più fragile di tutta la natura ; ma è una canna pensante”.
Un giorno Padre Pio passava attraverso i campi di grano e accompagnava per mano una bambina piccola. Per lei e per la sua mamma lui aveva pregato nel momento del parto, quando i medici avevano già asserito che sarebbero morti entrambi per le condizioni critiche in cui si trovavano. Ma, dopo la preghiera, andò tutto bene e si salvarono entrambi. Mentre passavano accanto alle spighe, disse P. Pio alla bambina: “Tu sai quali sono le spighe che hanno più frutto?”. E le spiegò: “A prima vista sembrerebbero quelle che sono più alte, che si ergono sulle altre e sembrano più belle. Invece sono quelle curve, perché il peso dei chicchi di grano le fa piegare…”. E poi aggiunse: “Così sono le persone; sono quelle più umili e nascoste che portano maggiore frutto!”.
L’umiltà è la conoscenza della nostra verità ed è la radice di tutte le virtù. Maria perché grande, perché Dio ha guardato l’umiltà della sua serva. Umiltà non è vergogna o nascondere i propri talenti, ma mostrarsi come uno è, senza maschere, senza bassa autostima, ma con la Dio-stima che, come diceva san Francesco: “L’uomo non è più e ne meno quello che è davanti a Dio”. Più diventi piccolo e più sei grande, più sei umile e più darai testimonianza autentica.
Concludo con una poesia di Douglas Malloch, scrittore e poeta statunitense:
Sii il meglio di qualunque cosa tu possa essere
Se non puoi essere un pino in cima alla collina,
sii una macchia nella valle, ma sii
la migliore, piccola macchia accanto al ruscello;
sii un cespuglio, se non puoi essere un albero.
Se non puoi essere un cespuglio, sii un filo d’erba,
e rendi più lieta la strada;
se non puoi essere un luccio, allora sii solo un pesce persico-
ma il persico più vivace del lago!
Non possiamo essere tutti capitani, dobbiamo essere anche un equipaggio,
C’è qualcosa per tutti noi qui,
ci sono grandi compiti da svolgere e ce ne sono anche di più piccoli,
e quello che devi svolgere tu è li, vicino a te.
Se non puoi essere un’autostrada, sii solo un sentiero,
se non puoi essere il sole, sii una stella;
Non è grazie alle dimensioni che vincerai o perderai:
sii il meglio di qualunque cosa tu possa essere.