In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli.
Prendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo:
«Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.
Beati gli afflitti, perché saranno consolati.
Beati i miti, perché erediteranno la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.
Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi». Mt 5, 1-12
Sei sul monte.
Sembri così lontano.
Eppure il tuo sguardo è su di me.
Eppure il tuo cuore è qui con me.
Vedi la mia povertà.
Vedi le mie lacrime.
Vedi il mio silenzio.
Vedi la mia fame, la mia sete.
Vedi il mio cuore pieno di te.
Vedi il mio desiderio di pace.
Vedi il mio dolore.
Senti le parole dette contro di me.
Vedi i colpi.
E io sento te, dentro me.
E io vedo te, accanto a me.
E il dolore vissuto in due, io e te, si fa dolcezza, tenerezza, sollievo, carezza, abbraccio.
E tutto è nella gioia.
E tutto è gioia.
Perché io sono con te.
E tu sei su di me.
Non so raccontarlo.
So solo viverlo.
Si chiama dolore, si legge beatitudine, se sei con me.
Di Don Mauro Leonardi