Mentre Gesù si avvicinava a Gerico, un cieco era seduto a mendicare lungo la strada. Sentendo passare la gente, domandò che cosa accadesse. Gli risposero: «Passa Gesù il Nazareno!». Allora incominciò a gridare: «Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me!». Quelli che camminavano avanti lo sgridavano, perché tacesse; ma lui continuava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!». Gesù allora si fermò e ordinò che glielo conducessero. Quando gli fu vicino, gli domandò: «Che vuoi che io faccia per te?». Egli rispose: «Signore, che io riabbia la vista». E Gesù gli disse: «Abbi di nuovo la vista! La tua fede ti ha salvato». Subito ci vide di nuovo e cominciò a seguirlo lodando Dio. E tutto il popolo, alla vista di ciò, diede lode a Dio. Luca 18,35-43.
Cosa voglio che tu mi faccia?
Tutto.
Tutta la luce.
Tutta la vita.
Tutto.
Senza di te.
Buio e fame.
Di te sento anche solo il rumore dei passi.
Anche solo la gioia che sprigioni.
Anche solo la luce che non vedo.
Di te sento tutto quello che non vedo.
Sempre.
E chiamo il tuo nome.
E urlo il tuo nome.
Ho bisogno della tua pietà: sguardo di amore su di me.
Non ho occhi per vederti.
Ho solo la forza delle mie preghiere urlate.
Se non ti fermi tu per me.
Io non posso raggiungerti.
Se non mi portano loro.
Io non posso venire.
Io non ho nulla se non ho te.
Strano mistero.
Voi stessi che non volevate vedermi.
Voi stessi che non mi volevate vicino a lui.
Siete voi ora che dovete prendermi e portarmi da lui.
Siete voi ora i miei occhi e le mie gambe.
Strano mistero.
Di Don Mauro Leonardi