Gesù, tu non sei venuto ad oliare la cruna dell’ago perché i nostri cammelli, le nostre vite-cammello cariche di cose buone, opere buone, possano passare.
Perché sei tu la cruna, e sei stretto.
Stretto come un abbraccio.
L’abbraccio di un amante che mi vuole nuda delle mie vesti più belle.
Di quelle vesti belle che ho fatto io, che mi sono messa, per onorarti, per amarti.
Gesù mio, il giovane ricco deve dare la sua bontà ai poveri, al prossimo.
E dare la sua vita, il suo cuore, l’amore tutto, a te.
Te che stai lì e lo fissi e lo ami.
Perché l’amore ama le persone.
Non le cose, non le opere.
E tu, Gesù mio, ami lui e ami me.
Le cose buone le lasceremo qua, tutte.
E nella vita eterna.
Di Don Mauro Leonardi
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