Lunedì 30 Maggio – Che padrone generoso sei tu?

In quel tempo, Gesù si mise a parlare con parabole [ai capi dei sacerdoti, agli scribi e agli anziani]: «Un uomo piantò una vigna, vi pose attorno una siepe, scavò un torchio, costruì una torre, poi la diede in affitto a dei vignaioli e se ne andò lontano. A suo tempo inviò un servo a ritirare da quei vignaioli i frutti della vigna. Ma essi, afferratolo, lo bastonarono e lo rimandarono a mani vuote. Inviò loro di nuovo un altro servo: anche quello lo picchiarono sulla testa e lo coprirono di insulti. Ne inviò ancora un altro, e questo lo uccisero; e di molti altri, che egli ancora mandò, alcuni li bastonarono, altri li uccisero. Aveva ancora uno, il figlio prediletto: lo inviò loro per ultimo, dicendo: Avranno rispetto per mio figlio! Ma quei vignaioli dissero tra di loro: Questi è l’erede; su, uccidiamolo e l’eredità sarà nostra. E afferratolo, lo uccisero e lo gettarono fuori della vigna. Che cosa farà dunque il padrone della vigna? Verrà e sterminerà quei vignaioli e darà la vigna ad altri. Non avete forse letto questa Scrittura: La pietra che i costruttori hanno scartata è diventata testata d’angolo; dal Signore è stato fatto questo ed è mirabile agli occhi nostri»? Allora cercarono di catturarlo, ma ebbero paura della folla; avevano capito infatti che aveva detto quella parabola contro di loro. E, lasciatolo, se ne andarono. Marco 12,1-12. 

I padroni che conosco tengono per sè ciò che è di loro proprietà.
Non si allontanano da ciò che possiedono.
Non lo affidano a nessuno.
Ma soprattutto non lo affidano a contadini infedeli e omicidi.

Tu, invece, hai fatto tutto questo.
Ci hai affidato la tua bella vigna.
Ricca.
Cintata.
Irrigata.
E hai atteso invano che ti dessimo i tuoi frutti.
Non ti abbiamo dato nulla.
Ti abbiamo preso tutto.
Anche tuo figlio.
Quanto ami tu?
Che padrone generoso sei tu?
Vogliono ucciderti perché hanno capito che quando parli di infedeltà, tradimento, omicidio.
Stai parlando di loro.

Dare.
Dare.
Dare.
Dare fino alla vita.
Dare fino alla vita del figlio.
Dare fino a che non rimane nulla,
Nessuno.
Questo è amore.
Questo è Dio.
E poi, sul sangue versato.
E poi, sulla vita donata.
Ricominciare.
Ricostruire.
Rimanere.
Questo è amore.
Questo sei tu.

Vanno via.
Questo è l’errore più grande.
Non è non capire.
Non è rubare.
Non è uccidere.
L’errore più grande è lasciarti e andarsene via.

Di Don Mauro Leonardi


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