Sei quasi timoroso.
Parole tanto grandi.
Parole di un grande profeta.
E parla di te.
Annuncia te e le cose buone e grandi che farai.
Sei quasi timoroso.
Leggi e ti siedi.
Con gli sguardi di tutti i tuoi su di te. E quegli sguardi pesano.
L’amore non è mai fragile.
Ma è delicato.
E tu lo sei.
Sei tornato.
Nel paese in cui sei nato e cresciuto.
Nella sinagoga che ti ha ascoltato tante volte.
Con il rotolo che ben conosci tra le mani.
Tra i tuoi conoscenti e concittadini.
Seduto in mezzo a loro.
Occhi negli occhi.
Sei tornato.
Sei unto.
Sei la parola che hanno ascoltato.
Ma come è difficile essere sé stessi tra coloro che ci conoscono bene.
Lo sguardo di chi ci conosce spesso vede solo quello che già sa, solo quello che vuole vedere.
E fa male quello sguardo.
Gesù mio, aiutami ad essere me stessa anche sotto lo sguardo dei miei. Anche se non mi capiscono ora. Anche se non mi riconoscono ora.
Aiutami a non cedere alla tentazione di uscire, di andarmene.
Dammi la forza di restare.
Di sedermi tra loro.
E lasciarmi guardare.
E avere il coraggio di dire: io sono questo.
Come hai fatto tu.
Di Don Mauro Leonardi
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