In quel tempo, abbandonato in fretta il sepolcro, con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l’annunzio ai suoi discepoli. Ed ecco Gesù venne loro incontro dicendo: «Salute a voi». Ed esse, avvicinatesi, gli presero i piedi e lo adorarono. Allora Gesù disse loro: «Non temete; andate ad annunziare ai miei fratelli che vadano in Galilea e là mi vedranno». Mentre esse erano per via, alcuni della guardia giunsero in città e annunziarono ai sommi sacerdoti quanto era accaduto. Questi si riunirono allora con gli anziani e deliberarono di dare una buona somma di denaro ai soldati dicendo: «Dichiarate: i suoi discepoli sono venuti di notte e l’hanno rubato, mentre noi dormivamo. E se mai la cosa verrà all’orecchio del governatore noi lo persuaderemo e vi libereremo da ogni noia». Quelli, preso il denaro, fecero secondo le istruzioni ricevute. Così questa diceria si è divulgata fra i Giudei fino ad oggi. Matteo 28,8-15
Per incontrarti.
Devo allontanarmi dalla morte.
Per incontrarti.
Devo mischiare al timore, lo stupore, la gioia.
Solo occhi pieni di vita.
Solo la gioia.
Sanno guardarti.
Sa incontrarti.
Timore e gioia.
Mi fanno aprire gli occhi.
Mi mettono le ali ai piedi.
Mi piegano le ginocchia.
Amore mio.
Che mi vieni incontro.
E il timore svanisce.
E tutto è gioia.
I tuoi piedi.
Nuovamente tra le mie braccia.
Nelle mie mani.
Ti riempio di baci.
Mi riempi di gioia.
Non voglio più fermarmi.
Lo dirò a tutti.
A tutti.
A saperti vivo.
Mi si è riempita la vita di gioia.
Le gambe di forza.
Le mani, di te.
Gli occhi, di lacrime.
La bocca, di baci.
A saperti vivo.
Gli si sono riempite le mani di soldi.
La bocca di menzogna.
Ecco l’annuncio che amo.
Sei tu.
Da vedere.
Tornando a casa.
Ecco l’annuncio che temo.
Una menzogna.
Ben pagata.
Amore mio grande.
Sei solo da vedere.
Da contemplare.
Da essere casa.
Tutto il resto è menzogna.
Ben pagata.
Di Don Mauro Leonardi