Un altro sabato egli entrò nella sinagoga e si mise a insegnare. Ora c’era là un uomo, che aveva la mano destra inaridita. Gli scribi e i farisei lo osservavano per vedere se lo guariva di sabato, allo scopo di trovare un capo di accusa contro di lui. Ma Gesù era a conoscenza dei loro pensieri e disse all’uomo che aveva la mano inaridita: «Alzati e mettiti nel mezzo!». L’uomo, alzatosi, si mise nel punto indicato. Poi Gesù disse loro: «Domando a voi: E’ lecito in giorno di sabato fare del bene o fare del male, salvare una vita o perderla?». E volgendo tutt’intorno lo sguardo su di loro, disse all’uomo: «Stendi la mano!». Egli lo fece e la mano guarì. Ma essi furono pieni di rabbia e discutevano fra di loro su quello che avrebbero potuto fare a Gesù. Luca 6,6-11.
Davanti ad un uomo che soffriva e non soffre più, non ti commuovi?
Perché pensi alla legge per vivere, quando hai davanti la vita?
Davanti ad un uomo in piedi che guarda quello che un miracolo ha fatto alla sua vita, perché non guardi il miracolo ma guardi il calendario?
Se ti fanno una domanda precisa: Bene o male? Vivere o morire? Perché confabuli e non rispondi?
Che brutta cosa non sapersi più commuovere, non saper gioire, non saper far festa.
Sai tutto, si.
Ma non capisci nulla.
E la collera monta, sale e tutto annebbia.
E tutto muore.
Di Don Mauro Leonardi