Pubblicità
HomeTestimoniumBeata Madre Speranza di Gesù, la santa suora della Misericordia di Dio

Beata Madre Speranza di Gesù, la santa suora della Misericordia di Dio

Fu proprio in questo periodo che Gesù le richiese espressamente la costruzione d’un Santuario dedicato all’Amore Misericordioso.

collevalenza

Ciò fu percepito da Madre Speranza la sua ultima “missione” o, meglio, “la sua missione”, la sua opera definitiva.
Desiderosa di realizzare quest’opera nel più breve tempo possibile, il 18 agosto 1951 si reca nel luogo indicatole dal Signore: un piccolo borgo medievale nelle colline umbre, Collevalenza.
Nei disegni di Dio Collevalenza, che fino allora aveva attirato gente esclusivamente con le sue feste di paese, d’ora in poi sarebbe dovuta divenire il “centro” della Misericordia, il luogo dove il Creatore richiama a Sé le anime: i peccatori, i bisognosi, i Suoi figli.
Del Santuario fu dunque costruita nel 1955 la Cappella dell’Amore Misericordioso, poi il grande afflusso dei pellegrini in continuo progressivo aumento rese necessaria la realizzazione del nuovo Tempio che il 31 ottobre 1965 fu consacrato da Monsignor Fustella, allora Vescovo locale, e solennemente inaugurato da Sua Eminenza il Cardinale Ottaviani con altri 62 Vescovi.

I miracoli e gli attacchi del demonio

Il 2 marzo del 1960 lo stesso Sommo Pontefice Papa Giovanni XXIII concesse per il 3 aprile una Indulgenza Plenaria ai pellegrini ogni qualvolta avessero visitato il Santuario.
Il 22 novembre 1981 fu una giornata di gioia indefinibile per Collevalenza per la venuta del Santo Padre, Papa Giovanni Paolo II.

Madre Speranza morì solamente due anni dopo, l’8 febbraio 1983, e le sue spoglie riposano santamente in pace nel Santuario stesso, così come lei aveva espressamente richiesto: “Supplico i miei Figli e le mie Figlie che, di comune accordo, mi vogliano concedere una grazia da me tanto desiderata e precisamente: se il buon Gesù mi concede di poter consumare la mia vita qui, vicino al Suo Santuario, io vorrei che Voi lasciaste i resti di questa povera creatura il più vicino possibile a questo Santuario perché desidero che si consumino vicino ad esso come fortunatamente si sta consumando tutta la mia vita a servizio del medesimo“.
Ben quattro giorni prima della sua dipartita disse al direttore spirituale: “Figlio, io me ne vado“. 

I fenomeni sovrannaturali che avvenivano a Collevalenza erano ampiamente conosciuti.
È necessario innanzitutto ricordare che Madre Speranza aveva le stimmate, le quali durante il periodo della Passione divenivano ben visibili a tutti.
Era solita sottoporsi a grandissime penitenze, sacrifici e privazioni: proprio in virtù del suo spirito caritatevole riceveva spesso visite dalle anime del Purgatorio, per le quali si dice non smettesse mai di pregare ed offrire Messe di suffragio.
Come molti altri santi nella storia, aveva un dono particolare: la bilocazione.
Un giorno Dio la inviò in bilocazione a quello che era l’attuale Papa, Pio XII: quest’ultimo stava del suo ufficio papale e, in un istante, si ritrovò di fronte la monaca. Sbalordito le chiese come fosse riuscita ad entrare, e la Madre rispose che l’aveva mandata il Signore per parlargli di alcuni fatti importantissimi.
Da allora il Papa fu molto vicino a Madre Speranza e le fece molte visite – tutto ciò è documentato. 

Ella visse sempre in condizioni d’estrema povertà, ma Dio non le faceva mancare nulla di quanto fosse necessario per aiutare i bisognosi e realizzare le opere divine.
In molti, nel periodo in cui organizzava le mense per i poveri, videro venir fuori dalle pentole ove cucinava straordinariamente zuppa, cosciotti ed altre pietanze senza mai svuotarsi: eppure dentro la Madre vi aveva riposto una sola gallina da cucinare.
Lo stesso miracolo avveniva puntualmente ogni qualvolta vi era una somma da pagare per la costruzione degli elementi facenti parte il Santuario: Madre Speranza pregava con tutto il cuore il Signore di provvedere al pagamento poichè ella non disponeva di soldi, ed ecco che dal cielo piovevano banconote e sacchetti con monete.
L’allora scultore fu talmente tanto colpito da questo miracolo che non esitò a convertirsi all’istante. 

Non mancavano naturalmente numerosi fenomeni d’estasi mistiche.
In una di queste occasioni ella addirittura ricevette una statuetta di Gesù bambino in ceramica direttamente dalla Vergine Maria, poichè la sera di quel Natale le suore e gli orfani della congregazione si ritrovavano a festeggiare la Natività senza nemmeno il bambinello del presepe.
È noto che Madre Speranza, per evidente ispirazione del Signore, chiese attorno al 1959 ai lavoratori di scavare nelle vicinanze del Santuario poichè le era stato rivelata la presenza d’una sorgente d’acqua. Dopo un iniziale scetticismo da parte degli addetti ai lavori, grande fu la meraviglia di trovare effettivamente un canale sotterraneo: oggi tale acqua è disponibile per i fedeli, trattasi di acqua miracolosa.
Di particolare rilevanza fu inoltre un’estasi avuta durante il funerale del Vescovo locale.
Ella lo vide salire dal Purgatorio verso il Paradiso, ricevendo tuttavia un ammonimento dall’anima in questione: “È passato così tanto tempo e non avete pregato abbastanza per me“.
Stupefatta da tali parole, rispose: “Ma, Eccellenza, lei è morto solamente ieri!“.
Questo episodo contribuisce di certo a farci comprendere quanto sia grande il “salto” temporale dopo la morte.

Eppure, come è noto, la vita dei santi non è solamente contornata da miracoli e gioie celesti.
Assieme alle visite di spiriti benevoli vi erano anche quelle di spiriti malevoli, in special modo la notte: non era raro udir provenire dalla sua camera orribili grida, grotteschi versi d’animali furiosi, rumori di catene ed una forte puzza di zolfo.
Il demonio era solito malmenarla con estrema violenza, sino ad arrivare persino a romperle le ossa e costringerla ad esser portata d’urgenza in ospedale la mattina successiva.
Ancora oggi sono conservati a Collevalenza i fogli ove la Madre scriveva i quali, come testimoni confermano, prendevano spontaneamente fuoco. Lo stesso avveniva con le coperte del suo letto.
Nonostante ciò, ella non mancava di chiamare Satana con appellativi derisori, esattamente come faceva San Pio:

 Questa notte l’ho trascorsa angosciata poiché il “tignoso” non mi ha lasciato un momento in pace; sembra che si sia molto arrabbiato…


Redazione Papaboys (Fonte www.veniteadme.org)

SCRIVI UNA RISPOSTA

Scrivi il commento
Inserisci il tuo nome