Pax et Justitia

Madre Speranza scuote le nostre anime, con la sua ‘catechesi’ sulla carità

Con la carità l’uomo giunge a possedere in sé il Bene infinito, perché gli si comunica lo stesso Spirito Santo, che è amore sostanziale e che infonde e dilata nel cuore del giusto la carità divina.

Sorprende il cumulo delle virtù morali di cui fa tesoro l’uomo santo; virtù eccellentissime in se stesse e che, possedute in grado soprannaturale, sorpassano per valore tutte le altre virtù a cui può giungere l’uomo.

Quale elevatezza di pensieri si manifesta nell’anima trasfigurata dalla santità, anche se priva di ciò che noi chiamiamo genio e cultura superiore!

Tali conquiste dello spirito non si ottengono mediante la conoscenza scientifica, ma con quella conoscenza più piena che deriva dal rapporto intimo e ineffabile dell’anima con Dio.
Ma non dobbiamo dimenticare che l’appetito dei beni sensibili è veemente in noi, ci abbaglia e ci turba e, quasi nostro malgrado, ci trascina sulla china del piacere, costringendoci a gemere: “Me infelice! Chi mi libererà dalla corruzione di questo corpo mortale? !”.

Il peccatore, diminuito il violento impeto della passione e ritornato alla ragione, sentirà il rimorso, primo testimone della verità. Se poi lascia che la luce della grazia dissipi le nebbie del suo intelletto, allora vedrete quanto diverso sarà il suo modo di pensare e di sentire e come, pentito dei suoi errori, si rammaricherà delle sue insensate pazzie e confesserà di non averne mai tratto una vera gioia, perché solo nell’osservanza dei comandamenti del Signore sta il segreto della vera felicità.

La persona che ama il Signore si sente felice al pensiero che il suo Dio ha dato a se stesso il nome di Padre e di Pastore e che vuol tenere tra le sue braccia proprio le pecorelle più deboli e malate.

Papa Francesco ha incontrato le Caritas italiane

Credo che non ci sia un comandamento più dolce di quello della carità, così come sgorga spontaneo dal cuore del nostro Gesù: “Amatevi gli uni gli altri, questo è il mio comandamento…”.

Facciamo del bene a tutti, senza distinguere buoni e cattivi, amici e nemici, parenti o estranei.

Facciamo tutto il bene possibile senza mai spegnere in noi il desiderio di fare felici gli altri.
La carità di Gesù non diminuisce mai, non dice mai basta e non fa distinzioni tra amico e nemico: tutti ama e per tutti muore.

dalle riflessioni di Madre Speranza

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