Il mese di maggio è il periodo dell’anno che più di ogni altro fa riferimento alla Madonna.
Un tempo in cui si moltiplicano i Rosari, sono frequenti i pellegrinaggi ai santuari, si sente più forte il bisogno di preghiere speciali alla Vergine. Un bisogno che si avverte con particolare urgenza nel tempo che stiamo vivendo.
Le prime pratiche devozionali, legate al mese di maggio risalgono al XVI secolo. In particolare a Roma san Filippo Neri, insegnava ai suoi giovani a circondare di fiori l’immagine della Madre, a cantare le sue lodi, a offrire atti di mortificazione in suo onore.
Le Madonnelle di Roma: una devozione ricca di amore
Un bellissimo approfondimento su Tv2000 nel programma Bel Tempo Si Spera…
COSA SONO – Avete mai fatto caso che in molte città ci sono numerosi icone o sculture dedicate alla Vergine Maria tra le stradine dei centri storici?
Oggi, grazie a Padre Lucio Zappatore, andiamo alla scoperta della copiosa presenza delle “Madonnelle” di Roma.
Una presenza forte quella di Maria che consola e protegge!
Ma per comprendere ancora meglio il rapporto tra i romani e Maria, e quindi l’attaccamento alle tante Madonnelle agli angoli delle vie, bisogna leggere questa poesia di un cantore della romanità come Carlo Alberto Salustri, detto Trilussa:
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Quann’ero regazzino, mamma mia me diceva: “Ricordate, fijolo, quanno te senti veramente solo, tu prova a recità ‘n’ Ave Maria.
L’anima tua da sola spicca er volo e se solleva, come pe’ maggìa”.
“Ormai so’ vecchio, er tempo m’è volato.
Da un pezzo s’è addormita la vecchietta,
ma quer consijo nun l’ho mai scordato.
Come me sento veramente solo
io prego la Madonna Benedetta
e l’anima mia da sola pija er volo.