Muore un prete in montagna. Don Adriano Bregolin, direttore dell’Opera salesiana di Firenze ha perso la vita ieri mattina, mentre con due amici stava camminando sul sentiero tra Averau e Nuvolau, a 2. 350 metri di altitudine, nel territorio di Cortina. All’improvviso il 69enne veneziano di Cona, che risulta residente a Roma, si è accasciato e i tentativi di rianimarlo si sono rivelati vani: infarto.
È il terzo sacerdote, che purtroppo non torna a casa da una gita in quota, nel giro di poche settimane. La mattina del 2 agosto, all’altezza del bivacco Cadore, in val Stalata (Auronzo), era deceduto don Francesco Soccol, il titolare della parrocchia bellunese di Cavarzano. E a giugno il malore fatale di don Valerio Bortolin della parrocchia di San Vito di Valdobbiadene, che era sul Pizzocco con amici, quando si è sentito male, ha perso l’equilibrio ed è caduto tra le rocce per una ventina di metri.
Ieri a dare l’allarme sono stati i due compagni di passeggiata di Bregolin. L’elisoccorso è decollato nella direzione indicata e ha sbarcato in hovering medico, infermiere e tecnico di elisoccorso. L’èquipe medica ha immediatamente avviato tutte le manovre di rianimazione, ma gli sforzi si sono rivelati inutili. Don Adriano non si è più ripreso. Sul posto, anche i militari del Soccorso alpino della Guardia di finanza di Cortina, che hanno provveduto ai rilievi necessari e avvertito il magistrato di turno Marco Faion. Una volta arrivato il nulla osta, la salma è stata ricomposta e recuperata con un verricello di una decina di metri, prima di essere trasportata a Cianzopè, dove è stata affidata al carro funebre.
Nelle prossime ore, si dovrebbe provvedere all’ispezione cadaverica, prima del secondo nulla osta alla celebrazione dei funerali. Adriano Bregolin era nato a Cona il 16 ottobre 1948 ed era diventato salesiano il 16 agosto 1966, dopo il noviziato di Albarè. Era stato ordinato diacono il 28 maggio 1977 e sacerdote un anno dopo. Laureato in Lettere moderne nel marzo 1980 all’Università di Padova, aveva ricevuto importanti incarichi, sia in Italia che all’estero, all’interno della Congregazione, fino al dicembre 2003, quando era stato chiamato dal Rettor Maggiore, don Pascual Chàvez, a ricoprire l’incarico di vicario generale. Un ruolo che eserciterà per dieci anni, fino al 26 marzo 2014. Dal 20 giugno 2014 era direttore dell’Istituto salesiano a Firenze.
A Pegolotte, la frazione d’origine, molti lo ricordano, ma la sua frequentazione, a causa dell’importante ruolo, è stata abbastanza
saltuaria. L’ultima volta era arrivato per i funerali del fratello e si parla di tre anni fa.
Appassionato di montagna, nei giorni scorsi aveva progettato l’escursione, non da solo, ma con due amici di sempre. La fatica e forse anche la temperatura gli sono costate la vita.
Fonte corrierealpi.gelocal.it/di Gigi Sosso
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