“Il presidente del Consiglio ha già garantito che proclamerà al più presto lo stato di emergenza, appena arrivano le stime necessarie. Seguirà una seconda fase con una stima più strutturata dei danni che seguirà un corso normale”. Lo ha detto il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, a Reggio Calabria.
“Siamo disponibili – ha aggiunto Delrio – ad attivare le procedure più accelerate, come abbiamo fatto in Sicilia con l’ottima collaborazione della Protezione civile, delle Prefetture, per garantire massima celerità e legalità negli appalti che vengono fatti”. “Abbiamo in animo – ha concluso – di continuare la ricognizione per la stima dei danni. Toccherà al presidente della Regione ad alla Protezione civile regionale inoltrare alla Protezione civile nazionale la stima dei danni”.
“Abbiamo 250 uomini impegnati in queste operazioni per ripristinare al massimo entro dieci giorni la linea ferroviaria – ha aggiunto Delrio – Il tema del ripristino dei servizi è fondamentale come l’energia elettrica, l’acqua. C’è poi il ripristino delle infrastrutture primarie, in primis la ferrovia che è interrotta per circa 750 metri. Lavoreremo 24 ore al giorno su turni costanti”.
“Il Paese – ha proseguito il Ministro – sta cercando di recuperare decenni di ritardo sull’incuria del territorio, la fragilità del territorio, la mancata regimentazione dei fiumi, la mancata pulizia degli alvei”. “Ci sono fiumi – ha aggiunto – che vengono tombati dentro le città, abbiamo cominciato con un piano contro il dissesto idrogeologico per le aree metropolitane più a rischio che ha fatto i primi 650 milioni di stanziamenti e di consegna lavori”.
Da stamani ha smesso di piovere in Calabria e, dopo due giorni di pioggia intensa, resta uno scenario di devastazione. Nel reggino ci sono problemi a strade e linee ferroviarie. Si teme per eventuali frani che potrebbero provocare ingenti danni. Nei comuni colpiti dal maltempo si contano i danni che, secondo una prima stima, sono ingenti. Sono centinaia gli interventi di soccorso compiuti dai vigili del fuoco in Calabria per far fronte ai danni provocati dal maltempo delle scorse ore. La situazione più critica si registra in provincia di Reggio Calabria. Operazioni sono in corso ad Ardore, S. Ilario, Bovalino, Bianco e S. Lucia. Squadre dei vigili del fuoco sono a lavoro lungo la Statale 106 Ionica, bloccata in diversi tratti. In appoggio al personale di Reggio Calabria, personale dei comandi dei vigili del fuoco di Cosenza, Catanzaro, Napoli, Avellino, Taranto e Potenza. Numerosi gli interventi per la messa in sicurezza delle case a Vibo Valentia, con lo sgombero precauzionale di una famiglia per l’inagibilità della propria abitazione. 150 in totale gli interventi effettuato nella provincia, 110 quelli nel territorio di Catanzaro.
E una task force per monitorare il rischio di frane è stata istituita dalla Protezione civile regionale della Calabria. Alla task force partecipano, oltre alla protezione civile, la Regione Calabria, l’Unical ed il Cnr. L’obiettivo è quello di un costante monitoraggio del territorio anche in vista di possibili frane provocate dalle abbondanti piogge dei giorni scorsi. I numerosi smottamenti che si stanno verificando stanno creando problemi e disagi principalmente alla viabilità provinciale. La zona principalmente colpita è la provincia di Reggio Calabria.
LA GIORNATA DI DOMENICA, spazzata via ferrovia, trovato il corpo del disperso
Una vittima, paesi isolati, la linea ferroviaria Ionica spazzata via dall’esondazione di un torrente che ha provocato lo smottamento della massicciata, diverse zone isolate per numerose frane sulle strade, famiglie sgomberate. E’ stata critica la situazione in Calabria, soprattutto nel reggino, a causa del maltempo che non ha dato tregua per 48 ore.
La giornata di domenica in Calabria è iniziata in maniera drammatica: con il ritrovamento del cadavere di Salvatore Comandè, l’uomo disperso a Taurianova. A trovarlo sono stati i vigili del fuoco, sull’argine del torrente San Nicola, in mezzo ad un canneto, a circa 250 metri dal luogo in cui era rimasta bloccata la sua auto. Vettura sulla quale viaggiava con la figlia di 17 anni che si è salvata miracolosamente grazie ad alcuni passanti che l’hanno tirata fuori dalle acque. Un incidente avvenuto mentre l’uomo stava attraversando, su una strada asfaltata, un canale di scolo improvvisamente riempitosi d’acqua in seguito alla pioggia. La morte di Comandè ha rappresentato l’apice di una giornata rimasta critica, soprattutto nella provincia di Reggio Calabria, con la pioggia che è caduta incessante – in alcune zone sino a 600 mm in 48 ore – accompagnata da un vento che ha spirato sino ad 80 kmh. Pioggia che ha provocato l’ingrossamento di tutti i torrenti. E l’esondazione di uno di questi, il Ferruzzano, ha spazzato via la massicciata della linea ferroviaria tra Ferruzzano e Brancaleone, lasciando i binari a penzolare nel vuoto, ed un’ampia porzione della statale 106.
Per il rischio che altri corsi d’acqua possono rompere gli argini, diversi sindaci, Da Gioia Tauro a Siderno, hanno disposto lo sgombero precauzionale di alcuni famiglie, mentre altri paesi dell’interno della Locride sono rimasti isolate per i tanti smottamenti di terreni che stanno ostruendo numerose strade della provincia, sia di grande comunicazione che interne. I vigili del fuoco hanno salvato numerose persone rimaste bloccate in casa o nelle proprie auto a causa dell’esondazione di alcuni torrenti. Le frane sono adesso uno dei timori maggiori del nuovo responsabile della protezione civile regionale – è stato nominato appena da un giorno – il geologo Carlo Tansi che ha seguito sul posto tutto l’evolversi della situazione in continuo contatto con il prefetto di Reggio Calabria Caludio Sammartino. E con Tansi ed il Prefetto è stato in costante contatto il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio, mentre il vice ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Riccardo Nencini, ha chiamato il Prefetto chiedendo di essere informato tempestivamente sull’evoluzione della situazione e rendendosi disponibile per stabilire le azioni urgenti da intraprendere. Ma non è stata solo la pioggia a provocare danni.
Anche le violente mareggiate che si sono abbattute sul litorale ionico hanno creato più di un problema, soprattutto a Siderno e Caulonia. Il maltempo non ha risparmiato neanche la Sicilia con temporali che si sono abbattuti su varie zone della Regione con Eolie ed Ustica isolate, mentre ad Enna è franato un tratto di strada con la conseguente evacuazione a scopo precauzionale di alcune famiglie. Solo dal pomeriggio di domani è prevista, sulla Calabria, un’attenuazione dei fenomeni. E per i reggini sarà una nottata di tensione.
Redazione Papaboys (Fonte www.ansa.it)
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