“Mare nostrum” è stata “la più imponente operazione militare umanitaria nel Mediterraneo dell’Italia”, di fronte alla drammatica situazione di migliaia di persone in fuga, soprattutto dalla Siria e dall’Eritrea. Lo afferma oggi il direttore generale della Fondazione Migrantes, mons. Gian Carlo Perego, dopo le recenti dichiarazioni del ministro dell’Interno
Di fatto “Mare Nostrum” – ha aggiunto – ha costituito nel Mediterraneo “una sorta di canale umanitario, che ha ridotto al minimo la morte di persone nel Mediterraneo.
Se l’Europa farà propria questa operazione umanitaria, rafforzandola ulteriormente con il coinvolgimento di altri Stati, favorendo il passaggio da Mare nostrum a Frontex e trasformando Frontex da strumento di controllo dei confini europei a una operazione umanitaria europea nel Mediterraneo, allora l’Italia avrà raggiunto il suo scopo di coinvolgere l’Europa. Diversamente, piangeremo ancora molte morti nel Mediterraneo.
Questo coinvolgimento europeo sarà tanto più possibile quanto più l’Italia sarà credibile nella propria azione di tutela di chi chiede una protezione internazionale, arrivando finalmente a una organizzazione strutturata e permanente di prima e seconda accoglienza dei richiedenti asilo sul territorio nazionale”.
Per mons. Perego, “l’instabilità internazionale di mondi a noi vicini (Africa, Medio Oriente, Ucraina…) rende necessaria e non più procrastinabile una diretta azione europea: perché la pace sia ricercata, la cooperazione allo sviluppo non solo annunciata, la protezione internazionale allargata. Le migrazione forzate sono in aumento e chiedono più strumenti di protezione internazionale”. Fonte: Agensir