In quel tempo, Gesù discese a Cafarnao, una città della Galilea, e il sabato ammaestrava la gente. Rimanevano colpiti dal suo insegnamento, perché parlava con autorità. Nella sinagoga c’era un uomo con un demonio immondo e cominciò a gridare forte: «Basta! Che abbiamo a che fare con te, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? So bene chi sei: il Santo di Dio!». Gesù gli intimò: «Taci, esci da costui!». Eil demonio, gettatolo a terra in mezzo alla gente, uscì da lui, senza fargli alcun male. Tutti furono presi da paura e si dicevano l’un l’altro: «Che parola è mai questa, che comanda con autorità e potenza agli spiriti immondi ed essi se ne vanno?». E si diffondeva la fama di lui in tutta la regione. Luca 4,31-37.
Per essere pura.
Basta la tua voce.
Un tuo grido.
E tutto quello che mi possiede, se ne va, senza farmi male.
Questa è la tua parola: amore.
L’amore non é sempre carezza e sussurro.
A volte urla.
A volte comanda di tacere.
L’amore libera anche con un grido, con un ordine.
Non ho mai paura della tua voce.
Non ho mai paura della libertà che mi regali.
Non ho mai paura di essere amata da te.
Non basta essere puri per conoscerti.
Anche un demonio impuro sa, di te, tutto.
Ti conosce e ti riconosce benissimo.
Non serve il timore, il dubbio, per conoscerti.
Chi sei? Chi non sei?
Io so solo che tu fai tacere le mie paure.
Tu liberi la mia vita da ciò che la possiede.
Io non ho paura della tua autorità, dei tuoi ordini severi, del tuo tono di voce autorevole.
Perché io non ho paura di essere liberata, libera.
Liberami amore mio.
Liberami.
Di Don Mauro Leonardi