In quel tempo, Gesù disse ai farisei: «Io vado e voi mi cercherete, ma morirete nel vostro peccato. Dove vado io, voi non potete venire». Dicevano allora i Giudei: «Forse si ucciderà, dal momento che dice: Dove vado io, voi non potete venire?». E diceva loro: «Voi siete di quaggiù, io sono di lassù; voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo. Vi ho detto che morirete nei vostri peccati; se infatti non credete che io sono, morirete nei vostri peccati». Gli dissero allora: «Tu chi sei?». Gesù disse loro: «Proprio ciò che vi dico. Avrei molte cose da dire e da giudicare sul vostro conto; ma colui che mi ha mandato è veritiero, ed io dico al mondo le cose che ho udito da lui». Non capirono che egli parlava loro del Padre. Disse allora Gesù: «Quando avrete innalzato il Figlio dell’uomo, allora saprete che Io Sono e non faccio nulla da me stesso, ma come mi ha insegnato il Padre, così io parlo. Colui che mi ha mandato è con me e non mi ha lasciato solo, perché io faccio sempre le cose che gli sono gradite». A queste sue parole, molti credettero in lui. Giovanni 8,21-30
Quando parli con le parole che si girano intorno.
Quando dici tante frasi che sono sempre la stessa.
Io mi fermo.
Non cerco il senso.
Cerco te.
Come si va dove vai tu?
Dov’è Lassù?
Di dove sei?
Ti cerco.
Ti chiamo.
Ti ascolto.
Ti guardo.
Sei tu la mia verità.
Non mi hai lasciato sola.
Voglio morire tra le tue braccia.
Solo tu, amore mio.
Solo con te.
Fai cadere i miei peccati.
Dimmi la verità.
Dimmi le cose che sai.
Alzo gli occhi a te.
Alzo la mia vita a te.
Non lasciarmi sola.
Voglio morire tra le tue braccia.
Che figlio buono che sei.
Che uomo buono che sei.
Che Dio buono.
Che padre buono.
Non fai nulla da te.
Non sei mai solo.
Voglio essere come te.
Gradita.
Amata.
Unita.
Parlami, parlami, parlami
Di Don Mauro Leonardi