A volte mi sento come quella donna.
Anziana.
Anche se non lo sono.
Vedova.
Anche se non lo sono.
Non mi allontano mai dal tempio.
Con il cuore, gli occhi, il respiro.
Sono sempre dove sei tu.
Sei tu il mio tempio.
Anche se devo allontanarmi.
A volte mi sento come quella profetessa.
Anche se non ho da dire nulla.
Immersa in digiuni e preghiere come lei.
Anche se ogni tanto mangio e mi distraggo a guardare le persone, il paesaggio, le cose.
Sei venuta per andare al tempio.
Con il tuo bambino.
Ma non riuscite ad entrare.
Vi fermano.
Hanno da dirvi.
Hanno da vedere.
Hanno da lodare e pregare.
Aspettano da tanto.
Sei venuta per andare al tempio con il tuo sposo.
Non parlate.
Siete sempre interrotti.
Ascoltate.
Cose belle. Cose tristi.
Cose divine.
Cose importanti.
Parlano della vostra vita.
Di cosa sarà.
Di cosa avverrà.
Ascoltate, certo.
Ma avete una legge da adempiere.
Una casa cui tornare.
Un bambino da crescere.
Fate.
Tornate.
Vivete.
E lui diventa una meraviglia.
Tra le vostre braccia.
Nella vostra casa.
Di Don Mauro Leonardi
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