Sei nato e comincia a muoversi tutta la terra.
Tre magi. Stranieri.
Vengono da dove di te si sa solo che sei re.
Gli basta.
Nessun angelo a rivelare nulla.
Solo una stella.
Gli basta.
Stupore e conoscenza.
Gli basta.
Si mettono in cammino.
Sei nato e comincia a saperlo tutta la terra.
Erode e tutta Gerusalemme. Un re e la tua città.
Sanno tutto di te.
Ma non gli basta.
Nessun angelo a rivelarlo.
Nessuna stella ad indicarlo.
Hanno tutta la tua parola, la tua scrittura.
Ma non gli basta.
C’è scritto.
L’hanno ascoltato dai profeti.
Ma non gli basta.
Erode domanda.
I giudei leggono.
Non gli basta.
Non c’è sapienza che tenga senza stupore.
Non c’è potere che tenga senza fede.
Non c’è religione che tenga se non vivi in attesa.
Dammi amore mio un cuore straniero.
Che sa guardare il cielo.
Che sa alzare gli occhi e mettersi in cammino.
Che sa stupirsi.
Dammi amore mio una sapienza bambina che sa arrivare vicino a te e poi chiede e poi si fa guidare.
Sei un re così piccolo che bisogna chiedere dove sei.
Sei un re così grande che le stelle si muovono per venire da te.
Sei un re così bello che attiri la sapienza, la ricchezza, da tanto lontano.
Ma poi si arriva a te solo chiedendo, solo cercandoti con qualcuno, accompagnati.
Non ci si può arrivare da soli a te.
Per quanto sapiente uno sia.
Per quanto ricco uno sia.
Non ci si arriva da soli a te.
Bisogna chiedere.
Fidarsi.
Affidarsi.
Sognare.
Maria e Giuseppe.
I pastori.
I re magi.
Chiedere, fidarsi, affidarsi, sognare.
Risponderà il cielo con gli angeli o con le stelle.
Mai soli, amore mio.
Mai soli.
Verità e amore, eccola la tua sapienza.
Amore mio.
Vuoi le informazioni segrete.
Quando c’è una stella luminosa in cielo.
Cosa ti importa dell’ora esatta di fronte all’eternità fatta bambino?
Vogliono andare per adoralo.
Non per informarsi.
Non mentire.
Non mentire di fronte alla verità fatta bambino.
Vai tu.
Vieni tu.
Abbandona i tuoi pensieri di morte di fronte alla vita fatta bambino.
Non ti toglierà nulla.
Ti darà di più.
Una nuova regalità
Sono sapienti.
Gioiscono di rivedere la stella.
Si fidano dei segni.
Sono re.
Sono in ginocchio davanti ad un bambino.
Sono magi.
Ma credono ai sogni.
Sapienti di testa, di cuore, di spirito.
Voglio provare la loro gioia.
Adorarti come loro.
Farti i doni più belli.
Voglio entrare nella tua casa e guardarti.
Ho sognato un re che mi amava.
Sei tu.
Uscire dal regno.
Entrare nella tua casa.
Scendere dal mio trono.
Con le ginocchia a terra.
Smettere di domandare.
E fidarmi di quello che vedo.
C’è un Dio che aspetta la mia vita.
Non vuole essere conosciuto ma incontrato.
Non posso mandare nessuno.
Esco.
Vengo.
Voglio imparare ad ascoltare i miei sogni.
Di Don Mauro Leonardi
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