Massima allerta a Gerusalemme, è tornato il terrore
Sale drammaticamente la tensione in Medio Oriente. Alcune ore dopo che Israele aveva bombardato Gaza e in un’operazione antiterrorismo erano morti 10 palestinesi a Jenin, in Cisgiordania, 7 persone sono rimaste uccise in un attentato compiuto da un 21enne palestinese. L’attacco, avvenuto nel Giorno della Memoria della Shoah, è stato uno dei più gravi degli ultimi anni. Alkam Kairi è arrivato in auto intorno alle otto di sera, davanti alla Sinagoga. “Ha sparato a distanza ravvicinata a chiunque incontrasse”, ha raccontato un testimone. Entrato nella sinagoga, ha anche cercato di inseguire chi era presente. Poi è risalito in auto ed è fuggito, inseguito dagli agenti che lo hanno ucciso.
A Gerusalemme decine di agenti sono stati dispiegati sul posto dell’attentato, nelle vicinanze della città vecchia. Il servizio di ambulanze ha comunicato che i medici hanno soccorso molte persone colpite e che sette di loro sono state dichiarate morte.
Fonti della polizia hanno detto che le forze di sicurezza sono a caccia di possibili fiancheggiatori dell’attentatore. Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha visitato il luogo della sparatoria e ha dichiarato di aver deciso “un’azione immediata che inizierà nella notte”, senza specificare a quali misure si riferisse. Intanto la polizia israeliana, riferiscono i media locali, ha arrestato i genitori dell’attentatore.
La condanna dell’Onu
Hamas ha definito l’attentato una “risposta naturale” all’operazione militare che l’esercito israeliano aveva compiuto il giorno prima, giovedì 26 gennaio, nel campo profughi di Jenin. Ferma la condanna delle Nazioni Unite, con il segretario generale, Antonio Guterres, che si è detto “profondamente preoccupato per l’escalation di violenza.
È il momento – ha ammonito – di esercitare massima moderazione”, sottolineando come sia “particolarmente deplorevole che l’attacco sia avvenuto in un luogo di culto e proprio mentre abbiamo commemorato la Giornata internazionale della memoria dell’Olocausto. Non ci sono mai scuse per gli atti di terrorismo che devono essere chiaramente condannati e respinti da tutti”.