Le demolizioni sono state ordinate dal ministro della difesa Moshe Yaalon e la Corte Suprema le ha convalidate nella speranza che fungano da ”deterrente” contro futuri attacchi.
La tensione resta alta in Cisgiordania. Almeno due palestinesi sono rimasti uccisi e numerosi altri feriti durante scontri avvenuti la scorsa notte a Kalandya (Ramallah), in seguito alla demolizione della casa di un miliziano palestinese da parte dell’esercito israeliano. Altre abitazioni di palestinesi erano state demolite nella notte tra venerdì e sabato in Cisgiordania da reparti dell’esercito israeliano, poco dopo aver ricevuto l’autorizzazione della Corte Suprema di Gerusalemme. Tre case rase al suolo a Nablus, appartenevano alle famiglie di Yahia Haj Hamed, Samir Zahir Kusa e Kerem Lutfi Razek, i responsabili secondo Israele dell’uccisione di un coppia di israeliani avvenuta in un agguato in Cisgiordania la scorsa estate. La quarta casa a Silwad (Ramallah) apparteneva a Maad Ahmad, il palestinese responsabile secondo Israele della uccisione di un altro israeliano, in Cisgiordania, a luglio. Secondo Israele tutti facevano parte di cellule armate di Hamas. Le demolizioni sono state ordinate dal ministro della difesa Moshe Yaalon e la Corte Suprema le ha convalidate nella speranza che fungano da ”deterrente” contro futuri attacchi.
Redazione Papaboys (Fonte www.rainews.it)