Marija Pavlovic-Lunetti la “messaggera della pace”.
Nata il 1° aprile del 1965 a Bijakovici. Continua tuttora ad avere apparizioni quotidiane ogni 25 del mese.
La Vergine le ha rivelato nove segreti e le ha chiesto di pregare in particolare per le anime del purgatorio.
Marija Pavlovic-Lunetti è divenuta la “messaggera della pace” poiché è stata la prima a cui la Regina della Pace a Medjugorje ha rivolto questo importante appello. Nata il 1° aprile del 1965 a Bijakovici nella parrocchia di Medjugorje. La Vergine le ha rivelato solo nove segreti.
Il giorno dopo la prima apparizione della Vergine, alla stessa ora, il 25 giugno 1981, quattro dei veggenti, Ivanka Ivankovic, Mirjana Dragicevic, Vicka Ivankovic ed Ivan Dragicevic, si sono sentiti fortemente attirati verso il posto dove, il giorno precedente, l’avevano vista e proprio allora Marija Pavlovic e Jakov Colo li raggiunsero. Il gruppo era formato. Da allora ai sei ragazzi, in base alla loro testimonianza, la Vergine appare regolarmente.
Il terzo giorno delle apparizioni, quando la Regina della Pace dirà a Mirjana di essere la Beata Vergine Maria, i ragazzi se ne stavano già andando dal Podbrdo, quando la Vergine apparve di nuovo, ma solo a Marija, a metà della strada che conduce al luogo delle apparizioni, dicendo:
“Pace, pace, pace e solo pace!“.
Dietro di Lei c’era la croce. E con le lacrime agli occhi ripeté per due volte: “La pace deve regnare tra Dio e gli uomini ed in mezzo agli uomini!“.
La Madonna spesso sorride come una persona reale, ma quella volta a Marija apparve triste, quasi in lacrime. Marija vide ditro la Vergine una croce. Non si comprese subito l’urgenza di quel messaggio che pesantemente invitava ad una riconciliazione tra gli uomini e con Dio, ma in realtà si trattava di un messaggio profetico, poiché 10 anni dopo sarebbe scoppiata la guerra in Bosnia.
Qualche giorno dopo la Madonna ha invitato nuovamente i parrocchiani a riconciliarsi: “Questa sera, prima di cominciare a pregare, ognuno di voi deve perdonare il proprio prossimo”, in un messaggio dato durante la celebrazione pomeridiana. Dopo la recita del rosario completo, secondo quanto riporta padre Jozo, “Tutti cominciarono a piangere e a singhiozzare ad alta voce. […] E ognuno cercava una mano da stringere. […] E dopo, in tutto il paese, ci fu una grande festa di riconciliazione”.
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