“Cari figli, vi invito anche oggi ad aprirvi alla preghiera. Figlioli, vivete in un tempo nel quale Dio vi dona grandi grazie, ma voi non sapete utilizzarle. Vi preoccupate di tutto il resto, e dell’anima e della vita spirituale il minimo. Svegliatevi dal sonno stanco della vostra anima e dite a Dio con tutta la forza Si. Decidetevi per la conversione e la santità. Sono con voi, figlioli, e vi invito alla perfezione della vostra anima e di tutto quello che fate. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”
La nostra Madre celeste, Regina della Pace, non cessa di parlarci. Anche questo mese ci ha dato il messaggio per incoraggiarci sulla strada della vita. Nei molti messaggi precedenti la Madonna ci ha richiamato all’attenzione dicendoci che ci troviamo in “un tempo di grazia”.
Il “tempo di grazia” è un tempo privilegiato nel quale i doni di Dio si possono ricevere più facilmente. Con le Sue apparizioni la Madonna ha fatto anche di Medjugorje un luogo di grazia. Molti lo hanno affermato, perché avevano un cuore disponibile e aperto all’azione di Dio. Personalmente ho sperimentato nel confessionale una più facile apertura di cuore e disponibilità a riconciliarsi con Dio, con gli altri e con se stessi. Molti mi dicevano che qualcosa nel loro intimo li spingeva di venire qua a confessarsi. Ho toccato con mano tante grazie, tante guarigioni, soprattutto spirituali. Quando l’uomo perde tutti gli appoggi, denaro, onore, salute, amore umano, lavoro, allora rimane solo l’unico appoggio: Dio, nel quale l’uomo si può sentire pienamente sicuro.
La perdita delle sicurezze umane, che l’uomo disperatamente cerca su questa terra, può essere un dono, una grazia, un invito. Tutte le altre sicurezze sono temporanee. Quando l’uomo vive una delusione nell’amore, nel lavoro, nella propria famiglia, delusione della propria moglie o del proprio marito, delusione dei propri figli, tutto ciò può essere un’occasione e un dono; ma può anche essere una totale distruzione. Se in queste situazioni terribili l’uomo sa gridare al Suo Dio, cercarLo pregando, leggendo la Bibbia nonostante che non capisca tanto con il cervello ma col cuore, se sa credere, sperare contro ogni speranza, come Abramo, soltanto allora si dà a Dio l’occasione e lo spazio nella propria vita.
Allora Dio diventa nostro Signore e sembra che Gli diciamo: “Dio, in Te la mia pace e la mia vita, nonostante tutto quello che mi succede su questa terra. Tu sei più forte di tutto, Tu sei Onnipotente. Metto Te al primo posto nella mia vita, perché Tu sei più importante. Io non so cosa è bene per me, soltanto Tu lo sai. Nonostante che io non capisca tutto quello che mi succede, so che Tu conosci bene e che Tu guidi tutto.“
La nostra Madre celeste sa bene come ci attacchiamo facilmente alle cose, a quello che ci piace, a ciò che attrae i nostri occhi. Come il frutto dell’albero di Eden ha attratto Adamo ed Eva, così anche il peccato. Ogni peccato è attraente e piacevole; così almeno sembra a noi. Mentre Dio a prima vista non è tanto attraente.
Ma c’è differenza: la decisione per Dio ci porta alla vita, la decisione per il peccato ci porta alla morte. Abbiamo dimenticato l’anima che grida in noi; bisogna nutrirla con i Sacramenti e la preghiera. I segni che ci manda la nostra anima sono: le collere, le bugie, i diversi attaccamenti alle cose, l’impazienza, il poco amore per le persone, per la famiglia, per i propri figli, per gli anziani. Tutto questo è un segno che la nostra anima è affamata. La Madonna ci indica la strada; ci dice cosa può soddisfare la nostra anima e la nostra vita.
Ti ringraziamo, o Madonna, e desideriamo incamminarci con Te di nuovo, nonostante che sperimentiamo le nostre stanchezze, le nostre debolezze.
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