Medjugorje, il commento di Padre Livio (direttore di Radio Maria) al messaggio di oggi: “Chiedo che voi amiate, che diffondiate la Verità”
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Medjugorje, ultimo messaggio del 2 marzo 2020 a Mirjana. ‘Non abbiate paura!’
“Chiedo che voi amiate, che diffondiate la Verità”
Martedì, 3 Marzo 2020
Cari amici, il messaggio della Regina della pace, rivolto al mondo attraverso la veggente Mirjana, è innanzi tutto una sinfonia di amore che sgorga dal suo cuore materno, per la fede, la confidenza, le preghiere e le opere di misericordia dei suoi figli, gli apostoli del suo amore, che cercano di seguire sinceramente e amare sinceramente suo Figlio.
Possiamo dire di meritare davvero questa compiacenza della Madonna? Prendiamola come un incoraggiamento a rispondere sempre più generosamente alla sua chiamata.
Subito lo sguardo della Madre si rivolge ai suoi figli più lontani, a quelli che non hanno ancora conosciuto l’amore di Gesù. Ad essi bisogna portare non solo le parole, ma anche le opere e i sentimenti, evitando di giudicarli, perché sarà il Padre celeste a giudicare tutti. Nostro compito è quello di amarli e portare loro la luce della Verità.
Come già in precedenti messaggi, la Madonna richiama i suoi figli a un impegno irrinunciabile: quello di amare la Verità e di diffonderla, perché le tenebre della menzogna cercano sempre più di afferrarci. E’ necessaria la vigilanza e la testimonianza.
Che cos’è la Verità? E’ la Divina Rivelazione, che ha il suo pieno compimento in Gesù Cristo, Uomo e Dio, e nelle sue parole, che il Magistero perenne della Chiesa conserva gelosamente e insegna fedelmente. La Madonna ci esorta a squarciare le tenebre del relativismo e del modernismo, che dissolvono la fede.
Infatti “la Verità è antica: essa non è nuova, essa è eterna, essa è la Verità! Essa dà testimonianza dell’eternità di Dio “.
Parole mirabili, che potevano sgorgare solo dal Cuore di Colei che è la Madre del Verbo e la Sede della Sapienza e che, per grazia e amore di suo Figlio, è qui con noi e ci esorta a non avere paura.
Vostro Padre Livio