Come sapete la Madonna è apparsa qui, la prima volta, il 24 giugno 1981. La Madonna è apparsa con Gesù Bambino in braccio.
Quel giorno, 24 giugno, era la festa di S.Giovanni Battista: è una data molto significativa, perché voi sapete che S. Giovanni Battista è il precursore, colui che ha preparato la strada a Gesù.
Così la Madonna viene qui a preparare i nostri cuori alla venuta di Gesù. La Madonna non appare per spaventarci o per costringerci a fare qualcosa, ma appare con Gesù Bambino in braccio. Questo primo giorno è molto significativo perché la Madonna, come Madre di Dio, ci porta Gesù e ci guida a Gesù. In un messaggio, ha detto: “Cari figli, se dovete scegliere tra la mia Apparizione e la S. Messa, andate alla Messa. Al centro, qui a Medjugorje, sono la S. Messa e la confessione: è sempre Gesù. Non sono le Apparizioni al centro, non dobbiamo correre dietro alle Apparizioni, ma dobbiamo correre dietro a tutto quello che la Madonna ci dice. Molti pellegrini, se non hanno visto tutti i veggenti, dicono che il pellegrinaggio è stato un fallimento. Questo non è vero.
La Madonna non dice mai questo. La Madonna dice quello che è importante per noi, per il nostro bene, per la nostra salvezza. La Madonna dice sempre: “Il messaggio più importante che ho dato qui è l’invito alla conversione”. E’ un messaggio evangelico. I messaggi che la Madonna ci dà qui a Medjugorje non sono una novità, non aggiungono niente al Vangelo. La Madonna viene qui per risvegliarci, come ha fatto Gesù nel Getsemani, quando ha svegliato gli apostoli che si erano addormentati. Gesù più volte aveva preannunziato ai suoi apostoli la sua passione, la sua morte, ma loro non l’avevano preso sul serio, si erano addormentati. Così anche noi possiamo non prendere sul serio non solo la Madonna ma anche il Vangelo, perché la Madonna viene qui proprio a dirci di prendere sul serio il Vangelo.
Medjugorje non è soltanto nella Chiesa, ma è anche per la Chiesa. La Madonna non viene per fondare una Chiesa nuova, ma per aiutare la Chiesa del suo Figlio Gesù a rinnovarsi. La Madonna ha detto qui: “Lo scopo delle mie apparizioni, cari figli, è che siate felici qui”, perché la Madonna non viene qui a privarci delle gioie della vita. Lei vuole che siamo felici, e solo con Dio possiamo essere felici. Lei ha detto: “Lo scopo delle mie apparizioni è che siate tutti con me in Cielo”. Noi ancora non siamo arrivati in Cielo, qui siamo ancora nel deserto come gli Israeliti: quando sono usciti dall’Egitto non sono arrivati subito nella Terra Promessa. Così anche noi, qui sulla terra, viviamo questo deserto, siamo incamminati verso la Terra Promessa ma qui viviamo anche le prove, le tentazioni. Per questo la Madonna dice: “Cari figli, sono venuta per aiutarvi perché voi non potete da soli”. Sapete bene che anche gli Israeliti si sono opposti a Mosè dicendo: “In Egitto avevamo da mangiare, qui nel deserto non c’è niente, c’è insicurezza”. Così anche a noi può sembrare che quello che la Madonna ci dice non sia tanto comodo, non sia attraente, non sia piacevole.
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Quando la Madonna dice: “Pregate col cuore” non ci dice una cosa facile, una cosa che piace subito: sappiamo tutti che è più facile guardare la televisione, fare cose che sono comode, che piacciono più che pregare. La Madonna non ci dice qui quello che ci piace, ma quello che serve per il nostro bene. Le apparizioni della Madonna qui a Medjugorje che durano da 25 anni sono senza dubbio un segno del nostro tempo. Un tempo nel quale non si sa più che cosa è bene, che cosa è male, che cosa è a destra che cosa è a sinistra… La Madonna non ha paura di dirci anche che esiste satana, e dice: “satana è forte, cari figli”. Satana opera attraverso le ferite, opera nei nostri pensieri, nella nostra fantasia, mette confusione, vuole mettere discordia soprattutto nelle famiglie, vuole distruggere quello che è santo in ognuno di noi. Ma la Madonna dice anche: “Cari figli, con il Rosario in mano vincerete satana. Consacratevi al mio Cuore Immacolato ed al Cuore del mio Figlio Gesù. Cari figli, desidero guidarvi a Gesù, abbandonatevi a Gesù, dategli tutta la vostra vita, il vostro passato, tutto il male accumulato dentro di voi”. La Madonna qui a Medjugorje non è un essere astratto che arriva dalle nuvole: è una Madre viva e non c’è bisogno di vederla con gli occhi. Certo vedere la Madonna con gli occhi è un dono e una grazia che hanno i veggenti, ma loro sempre dicono: “noi che la vediamo non siamo per niente privilegiati”. La Madonna si può “vedere” anche nella preghiera fatta con il cuore aperto: si può conoscere, sperimentare, sentire la bellezza, la profondità, la grandezza del suo amore, del Suo Cuore Immacolato che ci guarisce e ci libera, perché non è importante vedere la Madonna, è importante aprire il cuore alla Madonna. Uno dei miracoli qui a Medjugorje è che i veggenti sono rimaste persone normali, perché essere un veggente qui a Medjugorje non è facile: non è facile essere assillati dai pellegrini con tante domande, tante richieste. I veggenti non sono persone che fanno dei miracoli, non sono delle star. Molti pensano che la Madonna, nella preghiera, senta meglio i veggenti di quanto senta noi, ma questo non è vero. I veggenti sono soltanto semplici testimoni di quello che hanno visto e di quello che hanno udito, niente altro. Bisogna guardarli così. Anche loro sono invitati, come sono invitato io (alla conversione), e si devono sforzare ogni giorno, devono ogni giorno scontrarsi con le proprie debolezze, con i propri limiti, con tutto quello che in loro c’è di umano per poter diventare santi. Non è facile diventare santi. Padre Pio diceva: “Chi vuol diventare santo si deve preparare alla sofferenza”. Per questo noi non diventiamo santi: perché non vogliamo soffrire. Eppure anche la sofferenza ci aiuta a conoscere meglio Dio, a conoscere meglio noi stessi.
La Madonna, qui, come Madre, è una Madre viva che ha il cuore, e questo cuore non solo ama ma anche soffre. Infatti ha detto: “Cari figli, il mio cuore sente dolore per ognuno che è lontano dal mio cuore”.
Soprattutto voi che siete genitori, quando i vostri figli non ascoltano, quando sono sulla strada sbagliata, anche voi soffrite forse più di loro, perché li amate. Se non li amaste, non ci sarebbe sofferenza in voi.
Molti mi chiedono come aiutare i propri figli perché si sono allontanati dalla Chiesa, dai Sacramenti, dalla fede ed i genitori soffrono tanto per questo, ma non esiste una ricetta “espresso” per questo. E’ proprio quello che la Madonna fa qui: indica, consiglia, chiama, prega, soffre: ogni suo messaggio è come una preghiera rivolta a me, a te. La Madonna non solo ci invita a pregare ma Lei stessa, come Madre, prega e soffre quando io sono lontano, quando io sono chiuso, quando io sono nel peccato, quando io non voglio ascoltare, non voglio prendere sul serio quello che la Madre mi dice.
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Nel messaggio che ci ha dato attraverso la veggente Marija a Natale di quest’anno ha detto: “Anche oggi vi porto in braccio il neonato Gesù: Lui è il Re del Cielo e della Terra, Lui è la vostra pace, solo Lui può darvi la pace…”.
Molti hanno incontrato, sperimentato questa pace, questa gioia proprio qui, in questo posto che io direi consacrato dalle apparizioni, dalla presenza della Madonna.
Quando noi preghiamo, forse non vediamo subito i frutti della nostra preghiera, tuttavia non esiste una preghiera vana: ogni preghiera è ascoltata da Dio ed esaudita e non c’è bisogno che noi ne vediamo subito i frutti. I frutti verranno quando Dio lo deciderà, quando sarà meglio anche per noi. Tante volte è meglio che non si realizzino i nostri desideri, ma si realizzino i desideri di Dio su di noi perché non sempre noi sappiamo qual è il più grande bene per noi: solo Dio lo sa, Lui che è il nostro Creatore, ma anche il nostro Padre !
Per questo la Madonna dice: “Vengo a voi come Madre che vi vuole mostrare quanto Dio vostro Padre vi ama”.
“L’amore si può percepire soltanto con il cuore, e per questo sia il nostro pregare solo con il cuore. Noi possiamo pregare anche con le labbra, con la bocca, ma Dio non ha bisogno delle nostre parole, della preghiera parolaia, ha bisogno del nostro cuore. Per questo la nostra preghiera deve provenire dal cuore, da un cuore che ama.
Noi però possiamo amare solo quando ci sentiamo amati: una persona che non si sente amata, accolta, sicura in questo amore, difficilmente potrà amare gli altri. Una persona che non ama se stessa, non può amare neanche gli altri. Sono pochi quelli che sanno amare se stessi, che accettano se stessi.
La Madonna è venuta qui proprio per insegnarci ad amare noi stessi e dice: “Cari figli, ognuno di voi è importante”. Non dobbiamo farci importanti noi, ma dobbiamo solo sentirci importanti per Dio. Siamo preziosi per Dio: ognuno di noi, con la nostra preghiera, come dice la Madonna: “Ho bisogno della vostra preghiera, della vostra collaborazione, del vostro piccolo “sì !”.
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Attraverso il piccolo “sì !” della Madonna, Dio ha salvato il mondo. Attraverso la tua fede, che può sembrare piccola e insignificante, attraverso quello che tu fai, anche il gesto più piccolo, Dio può fare grandi cose. Vi dirò che la Madonna qui non aspetta da noi che facciamo grandi cose, ma che facciamo quello che possiamo: Dio poi farà quello che a noi è impossibile.
Proprio nel messaggio che ci ha dato a Natale attraverso il veggente Jakov, la Madonna si è rivolta a noi dicendo: “Mettete mio Figlio al primo posto, cari figli. Senza Gesù non si può né diventare santi, né avere la pace, né godere la vita, perché non ci salvano le nostre preghiere, non ci salvano le nostre opere buone, non ci salva il nostro pellegrinaggio a Medjugorje, ci salva solo Gesù, Gesù nella preghiera, Gesù nelle opere buone che facciamo, Gesù nel pellegrinaggio, perché noi abbiamo bisogno del Salvatore, abbiamo bisogno di Gesù, noi non possiamo salvare noi stessi, e la Madonna ci porta a Gesù.
La Madonna non è venuta qui per spaventarci, per costringerci, anzi dice sempre: “Cari figli, io mi sottometto alla vostra libertà”. Con quanto grande rispetto la Madonna viene, con quanto grande amore ! Come ci lascia liberi ! Perché esistono, a mio parere, tre requisiti necessari per poter dire che un’apparizione, un messaggio, sono autentici. Questi tre requisiti sono: la libertà, l’amore e l’umiltà.
Se manca uno di questi, di sicuro siamo di fronte ad una ispirazione umana, non divina. Circolano tante voci, tanti messaggi, si parla di apparizioni che sono false, non autentiche, che sono frutto della fantasia umana. Quando sento dei messaggi apocalittici, che mi opprimono, che mi soffocano, vuol dire che non vengono da Dio, ma dallo spirito umano. Dio, quando agisce, ti lascia sempre la libertà, così che tu ti senta attratto, non costretto interiormente. I messaggi della Madonna sono proprio così.
La prudenza della Chiesa.
Per questo anche la Chiesa, che ha una grande esperienza, è molto prudente. La Chiesa, come voi sapete, non ha detto ancora “sì”, non ha detto ancora “no” a Medjugorje, e fino a che sono ancora in corso le apparizioni, non si esprimerà. Quando finiranno le apparizioni, potrà dare un giudizio definitivo. Però direi che la Chiesa non è neppure contro Medjugorje. La Chiesa parla anche con il suo silenzio. Se avesse trovato finora qualcosa contrario al Vangelo, al suo insegnamento, di sicuro avrebbe detto qualcosa, si sarebbe pronunciata, come si è pronunciata in tante altre occasioni. Invece su Medjugorje la Chiesa è ancora aperta. La Chiesa è custode della Rivelazione che è finita con la morte dell’apostolo Giovanni e su tutto quello che è contrario a questa Rivelazione la Chiesa può dire: “Questo non è in accordo con la Rivelazione”. La Chiesa su Medjugorje non ha detto tutto questo, è aperta.
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Possibilità e limiti degli studi scientifici.
Voi sapete anche che nessuna altra apparizione nella storia è stata così esaminata, indagata, come questa qui a Medjugorje. Sono venuti tanti gruppi, medici, psichiatri, che hanno esaminato i veggenti e hanno detto quello che la psichiatria, la medicina, la scienza possono dire: i veggenti non hanno allucinazioni, sono psichicamente sani, equilibrati, ma che cosa vedono questo la scienza non lo sa dire, perché si tratta di una realtà spirituale, soprannaturale che non si può misurare, né fotografare con apparecchiature medico scientifiche. Chi può misurare la tua fede ? Nessuno. Chi può misurare la Grazia ? Chi può misurare la fiducia che tu hai nell’altro o in Dio ? Chi può misurare l’amore che tu senti, con quale amore tu ami ? Queste sono capacità e realtà spirituali, sulle quali la Medicina non sa dire niente. La Medicina, gli antidepressivi non ci possono liberare dai peccati, dai rimorsi della coscienza. Dalle colpe può liberarci solo Gesù, Gesù nato, morto e risorto per noi, con la sua Grazia, nei Sacramenti che ci ha lasciato. Come abbiamo detto più sopra, noi abbiamo bisogno del Salvatore e a questo Salvatore ci porta la Madonna. Non dovete avere paura di pregare la Madonna: Gesù non sarà geloso se voi pregate sua Madre perché chi prega la Madonna di sicuro sarà portato a Gesù. Io direi che Gesù ha affidato l’umanità alla Madonna e Lei ci ha insegnato: “Fate tutto quello che Lui vi dirà” come a Cana di Galilea. Io oserei dire che Gesù direbbe oggi “Fate tutto quello che mia Madre vi dice qui a Medjugorje…”.
I segreti e la conversione.
Vorrei dirvi una parola sui segreti che la Madonna ha affidato ai veggenti, dieci segreti a tre veggenti e nove, fin’ora, agli altri tre. Sui segreti io so quanto sapete voi, ma io non sono tanto preoccupato per i segreti, sono preoccupato per la mia conversione, per la mia crescita nella santità e ancora devo cominciare su questa strada. Chi è convertito non deve preoccuparsi di che cosa succederà nel futuro, sarà al sicuro. Possono succedere tutte le catastrofi, noi saremo al sicuro. La Madonna dice sempre: “Cari figli, pregate per capire perché io sono per tanto tempo con voi”.
Invece noi vogliamo capire senza pregare. Al contrario, la Madonna ci indica la strada: dobbiamo pregare per capire. Venticinque anni non sono molti e non sono neanche pochi. Voi sapete bene che è facile entusiasmarsi in occasione di un pellegrinaggio di un giorno, di una settimana, anche di un mese, ma essere entusiasti per venticinque anni non è facile. Dobbiamo crescere, camminare tanto e maturare anche nella fede: Dio rispetta anche i nostri processi, rispetta i nostri tempi, la nostra anima, il nostro cuore. Quando io mi sono fatto frate, pensavo di convertire almeno tutta la Bosnia Erzegovina: ancora non sono riuscito a convertire me stesso. Ho capito adesso perché è più facile convertire l’altro che se stessi: siamo sempre portati a voler cambiare l’altro, a voler convertire l’altro, ad aspettare che l’altro cominci per primo. Invece siamo chiamati noi per primi. Molti dicono: “Qui a Medjugorje è più facile essere cristiani, pregare, sentire la pace, ma quando si torna a casa tutto svanisce”. Sì, è vero anche questo, perché è facile pregare quando tutti pregano. Questo è il problema di ognuno di noi, e per questo io sempre dico ai pellegrini: “Non lasciate la Madonna qui a Medjugorje ma portatela con voi nella vostra casa, così come ha fatto S.Giovanni apostolo. “La prese con sé” ci dice il Vangelo. Prese la Sua mentalità, il Suo cuore, il Suo amore, il Suo modo di vivere. Impariamo da Lei, come da Lei ha imparato S.Giovanni.
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