Il viaggio nell’aldilà di Jacov – Proponiamo dall’archivio, un colloquio tra il direttore di Radio Maria, Padre Livio ed il veggente di Medjugorje Jakov.
JAKOV è nato a Sarajevo il 6/3/1971, è il più giovane tra tutti i veggenti. Rimase orfano in tenera età: perse infatti la mamma a soli 12 anni e il papà a 13, poi visse con gli zii. Attualmente vive a Medjugorje con la moglie italiana Annalisa Barozzi e i tre figli. L’intenzione che la Vergine Maria gli ha affidato è quella di pregare per i malati.
Dal 25/6/1981 ha avuto apparizioni quotidiane della Madonna fino al 12/9/1998 quando la Vergine gli comunicò l’ultimo segreto, il decimo. Gli disse che l’avrebbe potuta rivedere ogni anno, il 25 dicembre.
PADRE LIVIO: Quello che abbiamo sentito da Vicka, vorremmo ascoltarlo ora anche dalla tua viva voce. Credo che le due testimonianze insieme diventeranno non solo più credibili, ma anche più complete.
Vorrei però prima osservare che mai era successo, in due millenni di cristianesimo, che due persone fossero state portate nell’aldilà col loro corpo e poi riportate fra di noi, affinché ci riferissero quanto avevano visto. Indubbiamente la Madonna ha voluto dare un forte richiamo all’uomo moderno, che spesso pensa che con la vita finisce tutto. Questa testimonianza sull’aldilà è indubbiamente una delle più forti che Dio ci abbia mai rivolto, ed è da ritenere a mio giudizio un atto di grande misericordia nei confronti della nostra generazione.
Vorrei sottolineare il fatto che qui ci troviamo di fronte a una grazia straordinaria che avete ricevuto e che a noi credenti non è lecito sottovalutare. Infatti, lo stesso apostolo Paolo, quando vuole ricordare ai suoi denigratori i carismi che ha ricevuto da Dio, menziona proprio il fatto di essere stato trasportato in Paradiso; non sa dire però se col corpo o senza corpo. Si tratta indubbiamente di un dono rarissimo e straordinario, dato da Dio a voi, ma soprattutto a noi. Ora chiediamo a Jakov di raccontarci questa incredibile esperienza nel modo più completo possibile. Quando è avvenuto? Quanti anni avevi allora?
JAKOV: Avevo undici anni.
PADRE LIVIO: Ti ricordi che anno era?
JAKOV: Era il 1982.
PADRE LIVIO: Non ti ricordi in che mese?
JAKOV: Non mi ricordo.
PADRE LIVIO: Neanche Vicka si ricorda il mese. Forse era Novembre?
JAKOV: Non posso dirlo.
PADRE LIVIO: Comunque eravamo nel 1982?
JAKOV: Sì.
PADRE LIVIO: Il secondo anno delle apparizioni, dunque.
JAKOV: Io e Vicka eravamo nella mia casa vecchia.
PADRE LIVIO: Sì, mi ricordo di averla vista. Ma c’è ancora adesso?
JAKOV: No, non c’è più adesso. C’era mia mamma dentro. La mamma è uscita fuori un attimo, mentre io e Vicka abbiamo parlato e scherzato.
PADRE LIVIO: Dove eravate stati prima? Ho sentito dire che eravate andati a Citluk.
JAKOV: Sì.. Penso che gli altri erano rimasti là, mentre noi siamo tornati a casa. Non mi ricordo bene adesso.
PADRE LIVIO: Dunque voi due eravate nella casa vecchia, mentre tua mamma era uscita un momento.
JAKOV: Vicka ed io abbiamo parlato e scherzato.
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PADRE LIVIO: Che ore erano più o meno?
JAKOV: Era pomeriggio. Ci giriamo e vediamo in mezzo alla casa la Madonna e subito ci inginocchiamo. Lei ci saluta come sempre e dice…
PADRE LIVIO: Come saluta la Madonna?
JAKOV: Saluta dicendo “Sia lodato Gesù Cristo Poi subito ci ha detto: “Adesso vi porto con me “. Ma immediatamente ho risposto di no.
PADRE LIVIO: “Vi porto con me” … Dove?
JAKOV: A farci vedere il Paradiso, l’inferno e il Purgatorio.
PADRE LIVIO: Vi ha detto: “Adesso vi porto con me a farvi vedere il Paradiso, l’inferno e il Purgatorio”, e tu ti sei spaventato?
JAKOV: Le ho detto: “No, io non vado”. Ho pensato, infatti, che avevo già accettato la Madonna, le sue apparizioni e i suoi messaggi. Ma adesso che dice: “Ti porto a vedere il Paradiso, il Purgatorio e l’inferno”, per me è già un’altra cosa…
PADRE LIVIO: Un’esperienza troppo grande?
JAKOV: Si e le ho detto: “No, Madonna, no. Tu portati Vicka. Loro sono otto, mentre io sono figlio unico. Anche se di loro ne rimane uno in meno …
PADRE LIVIO: Tu pensavi che…
JAKOV: Che non sarei tornato più giù. Ma la Madonna ha detto: “Non dovete avere paura di niente. Io sono con voi”
PADRE LIVIO: Certo che la presenza della Madonna dà grande sicurezza e serenità.
“Ti porto a vedere il Paradiso…”
JAKOV: Ci ha preso per mano.. è durato proprio…
PADRE LIVIO: Senti Jakov; vorrei una precisazione. Ti ha preso per la mano destra o per quella sinistra?
JAKOV: Non mi ricordo.
PADRE LIVIO: Sai perché te lo chiedo? Vicka dice sempre che la Madonna ha preso lei per la mano destra.
JAKOV: E allora ha preso me per la mano sinistra.
PADRE LIVIO: E poi che cosa è successo?
JAKOV: Dopo è proprio durato pochissimo… Abbiamo visto subito il cielo…
PADRE LIVIO: Senti, ma come avete fatto ad uscire di casa?
JAKOV: La Madonna ci ha preso e si è aperto tutto.
PADRE LIVIO: Si è aperto il tetto?
JAKOV: Sì, tutto. Poi siamo subito arrivati in Paradiso.
PADRE LIVIO: In un istante?
JAKOV: In un istante.
PADRE LIVIO: Mentre andavate su in Paradiso, guardavate giù?
JAKOV: No.
PADRE LIVIO: Tu non hai guardato giù?
JAKOV: No.
PADRE LIVIO: Non hai visto niente mentre salivate in alto?
JAKOV: No, no, no. Entriamo in questo spazio immenso…
PADRE LIVIO: Un momento. Ho sentito dire che prima siete passati da una porta. C’era una porta o non c’era?
JAKOV: Sì, c’era. Vicka dice che lei ha visto anche…, come si dice…
PADRE LIVIO: San Pietro.
JAKOV: Si, San Pietro.
PADRE LIVIO: Tu, l’hai visto?
JAKOV: No, non ho guardato. Ero così spaventato in quel momento che nella mia testa non so cosa…
PADRE LIVIO: Vicka invece guardava tutto. Per la verità lei vede sempre tutto, anche su questa .terra.
JAKOV: Lei era più coraggiosa.
PADRE LIVIO: Lei dice di aver guardato giù e di aver visto la terra piccola, e dice anche che, prima di entrare in Paradiso, c’era una porta chiusa. Era chiusa?
JAKOV: Sì, e dopo man mano si è aperta e siamo entrati.
PADRE LIVIO: Ma chi l’ha aperta?
JAKOV: Non so. Da sola…
PADRE LIVIO: Si è aperta da sola?
JAKOV: Sì, sì.
PADRE LIVIO: Sì è aperta davanti alla Madonna?
JAKOV: Sì, si, proprio così. Entriamo in questo spazio…
PADRE LIVIO: Senti, camminavate su qualcosa di solido?
JAKOV: Cosa? No, non sentivo niente.
PADRE LIVIO: Eri proprio preso da una grande paura.
JAKOV: Eh, non sentivo proprio né i miei piedi, né le mie mani, niente in quel momento.
PADRE LIVIO: Vi ha tenuto per mano la Madonna?
JAKOV: No, dopo non mi ha più tenuto per mano.
PADRE LIVIO: Lei vi precedeva e voi la seguivate.
JAKOV: Sì.
PADRE LIVIO: È ovvio che fosse lei a precedervi in quel regno misterioso.
JAKOV: Entriamo in questo spazio…
PADRE LIVIO: Anche se c’era la Madonna, avevi lo stesso paura?
JAKOV: Oh!
PADRE LIVIO: Incredibile, avevi paura!
JAKOV: Perché, come ho detto prima, pensi…
PADRE LIVIO: Si trattava di un’esperienza tutta nuova.
JAKOV: Tutta nuova, perché non avevo mai pensato… Lo sapevo, perché ce lo hanno insegnato fin da bambini, che c’è il Paradiso, come pure l’inferno. Ma sai, quando a un bambino parlano di queste cose, ha una paura grandissima.
PADRE LIVIO: Non dobbiamo dimenticarci che Vicka aveva sedici anni e Jakov soltanto undici. Una diversità di età importante.
JAKOV: Eh, infatti.
PADRE LIVIO: Certo, è perfettamente comprensibile.
JAKOV: E quando dici a un bambino: “Adesso ti porto a vedere quelle cose là”, penso si spaventi.
PADRE LIVIO: (rivolto ai presenti): “C’è un bambino qui di dieci anni? Eccolo. Guardate com’è piccolo. Portatelo nell’aldilà e vedrete se non si spaventa”.
JAKOV: (rivolto al bambino): Non te lo auguro.
PADRE LIVIO: Hai provato, dunque, un’ emozione grandissima?
JAKOV: Sicuramente.
La gioia del Paradiso
PADRE LIVIO: Che cosa hai visto in Paradiso?
JAKOV: Entriamo in questo spazio immenso.
PADRE LIVIO: Uno spazio immenso?
JAKOV: Sì, una luce bellissima nella quale si può vedere dentro… Gente, tanta gente.
PADRE LIVIO: È affollato il Paradiso?
JAKOV: Si, c’è tanta gente.
PADRE LIVIO: Per fortuna sì.
JAKOV: Gente che era vestita con vesti lunghe.
PADRE LIVIO: Vesti, nel senso di tuniche lunghe?
JAKOV: Si La gente cantava.
PADRE LIVIO: Cosa cantava?
JAKOV: Cantava delle canzoni, ma non abbiamo capito che cosa.
PADRE LIVIO: Immagino che cantassero bene.
JAKOV: Si, si. Le voci erano bellissime.
PADRE LIVIO: Voci bellissime?
JAKOV: Sì, voci bellissime. Però la cosa che più mi ha colpito è stata proprio quella gioia che vedevi sul viso di quella gente.
PADRE LIVIO: Si vedeva la gioia sul volto delle persone?
JAKOV: Si, sul viso della gente. Ed è quella gioia che senti dentro, perché finora abbiamo parlato della paura, ma quando siamo entrati in Paradiso, in quel momento si sentiva solo la gioia e la pace che si possono sentire nel Paradiso.
PADRE LIVIO: Anche tu nel tuo cuore la sentivi?
JAKOV: Anch’io nel mio cuore.
PADRE LIVIO: E quindi hai in un certo senso gustato un po’ di Paradiso.
JAKOV: Ho gustato quella gioia e quella pace che si sentono in Paradiso. Per questo tutte le volte che mi chiedono com’è il Paradiso, non mi piace molto parlarne.
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PADRE LIVIO: Non è esprimibile.
JAKOV: Perché ritengo che il Paradiso non è quello che noi vediamo veramente con i nostri occhi.
PADRE LIVIO: Interessante quello che stai dicendo..
JAKOV: Il Paradiso è quello che vediamo e che sentiamo nel nostro cuore.
PADRE LIVIO: Questa testimonianza mi pare eccezionale e molto profonda. Infatti Dio deve adattarsi alla debolezza dei nostri occhi di carne, mentre è nel cuore che può comunicarci le realtà più sublimi del mondo soprannaturale.
JAKOV: È quello che si sente dentro la cosa più importante. Per questo, anche se volessi descrivere quello che ho sentito in Paradiso, non potrei mai, perché non è esprimibile ciò che ha sentito il mio cuore.
PADRE LIVIO: Il Paradiso quindi non era tanto quello che hai visto quanto quello che per grazia hai sentito dentro dite.
JAKOV: Quello che ho sentito, sicuramente.
PADRE LIVIO: E che cosa hai sentito?
JAKOV: Una gioia immensa, una pace, una voglia di rimanere, di stare sempre lì. E uno stato in cui non pensi a niente e a nessun altro. Ti senti rilassato in tutti i modi, una esperienza incredibile.
PADRE LIVIO: Eppure eri un bambino.
JAKOV: Ero un bambino, sì.
PADRE LIVIO: Ma sentivi tutto questo?
JAKOV: Sì, sì.
PADRE LIVIO: E che cosa ha detto la Madonna?
JAKOV: La Madonna ha detto che in Paradiso va la gente che è rimasta fedele a Dio. È per questo che, quando parliamo del Paradiso, ora possiamo richiamare questo messaggio della Madonna che dice: “Io sono venuta qui per salvarvi tutti e portarvi tutti un giorno da mio Figlio”. Così tutti potremo conoscere quella gioia e quella pace che si sentono dentro. Quella pace e tutto ciò che Dio ci può dare si sperimentano in Paradiso.
PADRE LIVIO: Senti
JAKOV: in Paradiso avete forse visto Dio?
JAKOV: No, no, no.
PADRE LIVIO: Avete solo gustato la sua gioia e la sua pace?
JAKOV: Sicuramente.
PADRE LIVIO: La gioia e la pace che Dio dà in Paradiso?
JAKOV: Sicuramente. E dopo questo…
PADRE LIVIO: C’erano anche gli angeli?
JAKOV: Io non li ho visti.
PADRE LIVIO: Tu non li hai visti, ma Vicka dice che in alto c’erano dei piccoli angeli che volavano. Osservazione assolutamente giusta, visto che in Paradiso ci sono anche gli angeli. Solo che tu non guardi troppo ai particolari e vai sempre all’essenziale. Sei più attento alle esperienze interiori che alle realtà esteriori. Quando hai descritto la Madonna, non hai fatto tanto riferimento ai tratti esterni, ma hai subito colto il suo atteggiamento di madre. Allo stesso modo per quanto riguarda il Paradiso, la tua testimonianza riguarda in primo luogo la grande pace, l’immensa gioia e il desiderio di restare li che si provano.
JAKOV: Sicuramente.
PADRE LIVIO: Ecco, che altro puoi dire del Paradiso, Jakov?
JAKOV: Nient’altro del Paradiso.
PADRE LIVIO: Senti, Jakov; quando tu vedi la Madonna non senti già un po’ di Paradiso nel cuore?
JAKOV: Sì, ma è diverso.
PADRE LIVIO: Ah sì? E qual è la diversità?
JAKOV: Come abbiamo detto prima, la Madonna è Madre. Nel Paradiso non senti quel tipo di gioia, ma un’altra.
PADRE LIVIO: Vuoi dire una gioia diversa?
JAKOV: Si sente un’altra gioia, diversa da quella che si prova quando si vede la Madonna.
PADRE LIVIO: Quando si vede la Madonna che gioia si prova?
JAKOV: Una gioia di madre.
PADRE LIVIO: Invece in Paradiso com’è la gioia: e maggiore, minore o uguale?
JAKOV: Per me è una gioia più grande.
PADRE LIVIO: Quella del Paradiso è più grande?
JAKOV: Più grande. Perché penso che il Paradiso è il massimo che si possa avere. Però anche la Madonna ti dà tantissima gioia. Sono due gioie diverse.
PADRE LIVIO: Si tratta di due gioie diverse, ma quella del Paradiso è proprio una gioia divina, che nasce dalla contemplazione di Dio faccia a faccia. A voi ne è stato dato un anticipo, nella misura in cui potevate sostenerlo. Personalmente posso dire che, nei molteplici testi mistici che ho letto durante la mia vita, non ho mai sentito descrivere il Paradiso in termini cosi sublimi e coinvolgenti, anche se improntati alla più grande semplicità e veramente comprensibili da tutti.
PADRE LIVIO: Bravo, Jakov! Adesso andiamo a vedere il Purgatorio. Dunque siete usciti dal Paradiso… Come è avvenuto? La Madonna vi ha condotto fuori?
JAKOV: Si, si. E ci siamo trovati…
PADRE LIVIO: Scusami, ma ho ancora una domanda: il Paradiso secondo te è un luogo?
JAKOV: Sì, è un luogo.
PADRE LIVIO: Un luogo, ma non come ce ne sono sulla terra.
JAKOV: No, no, un luogo senza fine, ma non è come un nostro luogo qui. È un’altra cosa. Tutta un’altra cosa.
La sofferenza del Purgatorio
JAKOV: Poi ci siamo trovati in uno spazio pieno di nebbia. Non posso dire altro per descriverlo se non dicendo che era una specie di nebbia. Lì dentro abbiamo visto solo dei movimenti, ma la gente, le persone, non le abbiamo viste. La Madonna ci ha detto che dobbiamo pregare tanto per le anime del Purgatorio, perché hanno veramente bisogno delle nostre preghiere.
PADRE LIVIO: Senti un po’: ma uscendo dal Paradiso è scomparsa anche quella gioia?
JAKOV: Sì, ma non è scomparsa del tutto. Quando però entri nel Purgatorio non senti più ciò che hai sentito prima.
PADRE LIVIO: No? Che cosa si sente?
JAKOV: Si sente… Quando vedi questi movimenti dentro la nebbia, subito pensi che sono le anime della gente e anche tu senti fastidio. Senti fastidio, ma anche pena per loro.
PADRE LIVIO: Senti anche la pena per loro?
JAKOV: Ti dispiace per loro perché sono finiti lì e perché un attimo prima eri in quella gioia immensa e in quella pace e vedevi la gente che era proprio contenta. Poi vedi queste anime che soffrono e subito provi pena per loro.
PADRE LIVIO: Certo, e quindi dobbiamo pregare per loro.
JAKOV: La Madonna ha raccomandato tanto di pregare per le anime del Purgatorio, perché hanno bisogno delle nostre preghiere.
PADRE LIVIO: In questo modo il Purgatorio viene abbreviato?
JAKOV: Sì. Oggi tante volte affermiamo, e anch’io spesso l’ho sentito, che un nostro caro, che è morto, è andato sicuramente in Paradiso. Solo Dio sa dove sono i nostri morti.
PADRE LIVIO: Secondo te allora in che modo possiamo aiutarli?
JAKOV: Possiamo pregare per i nostri morti. Offrire sante Messe per loro.
PADRE LIVIO: Molto giusto…
JAKOV: È per questo che la Madonna si rivolge a noi.
Il fuoco dell’inferno
PADRE LIVIO: Certo. E poi…
JAKOV: Poi dopo non farmi più domande. Dell’inferno non ne ho mai parlato. Non mi è mai piaciuto farlo e non ho nemmeno guardato tanto.
PADRE LIVIO: Sì? Perché?
JAKOV: Per me è stato…
PADRE LIVIO: Forse perché eri piccolino?
JAKOV: Ero piccolino ed è molto impressionante. Non appena mi sono avvicinato, subito non ho voluto più guardare.
PADRE LIVIO: E hai guardato da un’altra parte?
JAKOV: Sì. Al solo ripensare all’inferno, mi vengono i…
PADRE LIVIO: Ti vengono i brividi?
JAKOV: Mi vengono i brividi e mi viene da star proprio male.
PADRE LIVIO: Ti viene da star male? Ma che cosa hai visto, che cosa hai visto, così con un colpo d’occhio al primo momento?
JAKOV: Abbiamo visto un fuoco.
PADRE LIVIO: (rivolto al pubblico della catechesi giovanile): Ragazzi scusate, vale la pena sottolineare che in due millenni di storia del cristianesimo nessuno è mai andato nell’aldilà a vedere l’inferno e poi è tornato nell’aldiqua. E per di più lo sta dicendo a Radio Maria che si sente non solo in tutta Italia, ma anche in America. Stiamo vivendo indubbiamente un momento importante ed emozionante. Scusa Jakov… Eri piccolino e fortemente impressionato?
JAKOV: Sicuramente. Perché penso che ogni bambino piccolo, quando vede una cosa brutta, ne rimane seriamente impressionato, assai più delle persone grandi.
PADRE LIVIO: Sì, certo.
JAKOV: Noi abbiamo visto… Nell’istante in cui ho guardato ho visto un fuoco e dentro il fuoco…
PADRE LIVIO: Era grande il fuoco?
JAKOV: Sì. E ho visto gente, ma non era gente. Era un tipo di gente che si trasformava, e poi subito mi sono…
PADRE LIVIO: Che si trasformava in che cosa?
JAKOV: In un tipo di animali…
PADRE LIVIO: In figure orribili?
JAKOV: Sì. Allora mi sono girato e non ho più guardato queste cose.
PADRE LIVIO: Non hai più guardato?
JAKOV: No. Ecco quella scena è rimasta sempre impressa nella mia testa. Infatti ai pellegrini non racconto mai dell’inferno.
Dio non vuole nessuno all’inferno
PADRE LIVIO: Si, ho capito. Ma la Madonna in quell’occasione ha detto qualcosa?
JAKOV: No, a me no.
PADRE LIVIO: A Vicka ha detto che all’inferno ci vanno quelli che ci vogliono andare.
JAKOV: Ecco, sicuramente.
PADRE LIVIO: Sei d’accordo anche tu?
JAKOV: Dio non ci vuole nessuno all’inferno. Siamo noi che ci vogliamo andare.
PADRE LIVIO: La Madonna vuole che nessuno vada all’inferno?
JAKOV: Ma sicuramente. Lei ci vuole tutti in Paradiso.
PADRE LIVIO: Senti Jakov, non pensi che la Madonna ti abbia portato nell’aldilà, come per dire: “Attenzione perché…?”
JAKOV: Certamente. Non è detto che io, che ho visto la Madonna, vada direttamente in Paradiso.
PADRE LIVIO: Nessuno può essere sicuro di niente, se non si impegna. Ma io volevo dirti che la Madonna forse desiderava farvi vedere l’inferno affinché poi, come d’altra parte ha fatto Gesù con la sua parola, voi metteste in guardia gli uomini del nostro tempo su dove porta la via del peccato.
JAKOV: Sicuramente. Però finora ho parlato solo del Paradiso e del Purgatorio. L’inferno lo lascio a Vicka, che lo racconta così bene…
PADRE LIVIO: Comunque anche la tua testimonianza è stata molto efficace. Ci hai detto che ti ha fatto così impressione, che ti ha così colpito, che ti ha arrecato una così grande pena…
JAKOV: Sì, una grande pena per la gente….
E’ difficile salvarsi?
PADRE LIVIO: Ti faceva pena quella gente che era là dentro?
JAKOV: Sì. Tu in quel momento pensi: ma ci voleva così tanto per salvarsi?
PADRE LIVIO: È proprio così!
JAKOV: Ci voleva così poco. Solo…
PADRE LIVIO: Ci vuole poco per salvarsi?
JAKOV: Ci vuole poco per ciascuno di noi per salvarsi e quel poco lì consiste nell’aprire il nostro cuore a Dio.
PADRE LIVIO: Basterebbe almeno chiedere la sua misericordia.
JAKOV: Sicuramente, chiederla.
PADRE LIVIO: Dunque Jakov non è poi così difficile salvarsi?
JAKOV: Sicuramente ci vuole poco. La Madonna ha detto, come ho accennato prima, che basta che noi ci apriamo e per il resto fa tutto lei.
PADRE LIVIO: Dobbiamo metterla nella condizione di poterci aiutare.
JAKOV: Con noi fa tutto la Madonna, ma noi dobbiamo aprirci a lei e donarle il nostro cuore.
PADRE LIVIO: È chiaro che non ci può salvare se noi non vogliamo.
JAKOV: Se noi le doniamo il cuore, lei poi può lavorare tramite noi.
PADRE LIVIO: D’accordo Jakov, ma, secondo te, perché queste persone che si trovano all’inferno non hanno voluto aprirsi?
JAKOV: Forse non hanno mai conosciuto l’amore di Dio.
PADRE LIVIO: Dio però va alla ricerca di tutti.
JAKOV: Oppure non hanno creduto che Dio esiste, non hanno mai sentito il desiderio di Dio.
PADRE LIVIO: Alla radice però c’è sempre una chiusura.
JAKOV: O forse non hanno corrisposto alle grazie. Purtroppo tanti dicono: “Alle apparizioni non crediamo”. Ma come mai non ci si crede? Eppure sappiamo che sono avvenute tante volte nel mondo: a Lourdes, a Fatima, la Madonna ha lasciato dei segni. E purtroppo tanti ancora non credono.
PADRE LIVIO: Il mistero della libertà umana è grande.
JAKOV: Ma penso che chi non crede, più che di segni per i suoi occhi, ha bisogno di segni nel suo cuore. E noi queste persone le possiamo aiutare con la nostra preghiera e con il nostro esempio.
PADRE LIVIO: Quindi possiamo aiutare le persone a salvarsi con la preghiera, con l’esempio e penso anche con i nostri sacrifici.
JAKOV: Anche con i sacrifici, perché penso che, come ho detto prima, oggi, purtroppo, gli uomini parlano tanto e dicono: “Dobbiamo fare in questo modo, dobbiamo fare in quest’altro”, ma poi non mettono in pratica le loro parole. Invece dobbiamo parlare con la nostra vita, in modo tale che la gente conosca Dio che agisce dentro di noi.
PADRE LIVIO: Hai perfettamente ragione.
JAKOV: E gli uomini devono vedere e conoscere dentro di loro come Dio opera tramite noi.
PADRE LIVIO: Così deve essere.
JAKOV: Penso che questa sia la nostra testimonianza più bella.
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Redazione
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