A presiedere la Santa Messa degli italiani delle ore 9:00, domenica scorsa, sul piazzale esterno di Medjugorje, c’era il vescovo Henryk Hoser.
A Monsignor Henryk Hoser è l’arcivescovo emerito di Warszawa-Praga in Polonia, al quale é stato conferito l’incarico di «visitatore apostolico a carattere speciale per la parrocchia di Medjugorje, a tempo indeterminato e ad nutum Sanctae Sedis», cioè a disposizione della Santa Sede.
La messa per gli italiani, presieduta dal vescovo Hoser, è un evento eccezionale, per questo molti capigruppo italiani hanno voluto modificare il programma del loro pellegrinaggio e hanno condotto i loro pellegrini a partecipare alla Messa.
C’è stata un’affluenza enorme e tutti i posti a sedere sono stati occupati, i pellegrini presenti erano sicuramente più di 6.000.
Il vescovo è arrivato alla porta della sacrestia, quasi in modo anonimo, vestito di nero in modo semplice. Hoser è passato inosservato tra i tanti pellegrini che stavano entrando in chiesa.
Se non fosse stato per la catena con crocifisso, di fattura e dimensioni contenute e per lo zucchetto da vescovo che teneva in mano, nascosto da fogli, nessuno si sarebbe accorto della sua presenza. In ogni momento della celebrazione Eucaristica ha parlato in italiano comprensibile.
L’Omelia di Mons. Hoser
VOLERSI SOSTITUIRE A DIO
Ha iniziato la sua Omelia, affermando che, per comprendere il nostro mondo, è necessario avere 3 sguardi. Il primo sguardo lo apprendiamo dal Libro della Genesi, quando Dio proibì di mangiare il frutto dell’albero della vita e della morte.
Concludendo con questa frase: “ Non tocca all’uomo decidere, sapere, il pensiero del Creatore”.
DIO MISERICORDIOSO
Poi ha continuato dicendo che Il secondo sguardo, lo suggerisce il profeta Giona, il quale si era rifiutato di obbedire a Dio, perché a suo parere: “La città era ormai immersa nella crisi. Giona accusava Dio di avere un cuore troppo misericordioso”.
Come a quei tempi, ora: “Anche noi non sappiamo dov’è il bene o dov’è il male. Viviamo nella morte. Siamo diretti verso la morte collettiva”.
INGIUSTIZIA
Monsignor Hoser, nella sua omelia è poi passato al terzo sguardo, quello verso il mondo contemporaneo, servendosi delle parole dell’Apostolo Giacomo, che faceva notare come l’ingiustizia esiste nel mondo:
“Dio ha creato questa terra per tutti gli uomini, affinché abbiano il diritto di avere il necessario, una vita degna… Oggi, tanti uomini muoiono per la mancanza del necessario. Questa ingiustizia ci allontana da Dio”.
FARE ALLEANZA PER OPPORSI AL MALE
Ha concluso, infine con delle parole forti: “Dio si fida di noi, anzi, si serve di persone ritenute incapaci, indegne, impreparate.
Dobbiamo vedere tutte le buone volontà di tutti gli uomini e allearci con loro, e con loro fare opposizione al male che c’è nel mondo e distrugge gli uomini, la loro vita, la loro felicità. Mettiamoci in marcia contro l’ideologia tossica della morte, un grande sbaglio antropologico, come ad esempio l’ideologia neo marxista gender, che è un peccato contro Dio Creatore”.
EROI MONDIALI
Ha concluso l’Omelia con queste parole: “Tutti quelli che vengono a Medjugorje devono diventare i testimoni del Dio vivo, del Dio Misericordioso, con la Madre Chiesa e la Madre della Chiesa, la Santa Vergine Maria.
Diventiamo i testimoni, gli eroi mondiali che dicono che Dio esiste, che Dio è buono, è Amore, è Misericordioso, è la nostra grandezza, il nostro scopo, la nostra vita”.
Qui potete ascoltare l’audio dell’intera Omelia tenuta da Monsignor Henryk Hoser.