Padre Slavko di Medjugorje ha detto: “O ci decidiamo di lottare contro il male in noi, o continuiamo a lottare gli uni contro gli altri e così non raggiungeremo mai la gioia.
Come al solito, vorrei ricordare prima quello che la Madonna ha detto nel messaggio precedente, quello di agosto. Ci ricordiamo di sicuro che quel messaggio era un po’ differente dagli altri, anche di questo di stasera. La Madonna ha detto che vuole condividere la gioia con noi e ha dato anche la ragione della Sua gioia dicendo:
“Tanti si sono avvicinati a Me e portano in maniera particolare nei loro cuori la vittoria del mio Cuore Immacolato, pregando e convertendosi“.
Ci ha ringraziato e ci ha dato nuovo impulso “a lavorare di più per Dio e per il Suo Regno con l’amore e la forza dello Spirito Santo“. E dopo ci ha detto: “Io sono con voi” e ci ha dato anche la benedizione materna. La Madonna ci offre la gioia, vuole condividerla con noi.
Se ci chiediamo che gioia ci offre la Madonna, dobbiamo ricordare la gioia del Vangelo, la gioia di cui parla Gesù quando, anche parlando della sofferenza, ci invita a gioire perché “i vostri nomi sono scritti nel Libro della Vita“.
La condizione per ricevere questa gioia, per poterla condividere con la Madonna, è una forte fede nella vita eterna. Senza questa fede nella vita eterna di pace, di gioia, di amore, è impossibile avere la gioia. Noi tutti cerchiamo la gioia, ma se uno non si apre alla gioia che è nella vita eterna, naturalmente proverà a sostituire questa gioia, che il nostro cuore cerca, con le gioie, con i piaceri.
I piaceri non durano molto, non soddisfano e allora si cercano sempre più: così si diventa anche dipendenti, si perde la libertà interiore e si entra in un circolo vizioso che non finisce mai. Perciò la forte fede nella vita eterna è la prima condizione per aprirci a questa gioia, condividerla con la Madonna, ma bisogna pregare per questa grazia.
Altra condizione è lasciare l’egoismo e il peccato. Egoismo significa mettere se stesso al primo posto nella propria vita e voler diventare misura per tutto: per il bene e per il male. Un egoista vuole che Dio e gli altri lo seguano là dove lui vuole; ma naturalmente ne Dio, ne gli altri vogliono correre dietro ai suoi desideri egoistici e così l’egoista rimane arrabbiato con Dio e con gli altri, nervoso, aggressivo, vuoto e, nel vuoto, dopo comincia a giudicare gli altri. Tante volte abbiamo detto di qualcuno che è una persona cattiva, ma dovevamo dire piuttosto che noi siamo egoisti e per questo la giudichiamo male.
Allora colui che porta nel cuore l’egoismo, l’orgoglio, la gelosia, l’invidia e altre dipendenze, non può mai avere e non può ricevere questa gioia che offre la Madonna. Nel momento in cui ci decidiamo a lottare contro il nostro egoismo, contro l’orgoglio e gli altri cattivi comportamenti, comincia anche la vittoria di cui parla la Madonna.
La Madonna poi ci ringrazia. Ringraziare significa vedere il bene, riconoscerlo e collaborare con il bene; solo così possiamo “lavorare di più per Dio e per il Suo Regno, con l’amore e la forza dello Spirito Santo”. Se noi vogliamo veramente fare qualche cosa di più per il Regno di Dio, ricordiamoci che Gesù ci dice: “Il Regno di Dio è dentro di voi”.
Se vediamo il nostro bene e il bene degli altri e collaboriamo, ecco che cominciamo questo lavoro per Dio. Chi vede il bene in sé e negli altri, collabora e crea lo spazio per il bene, allora riconosce Dio, ringrazia Dio e anche loda Dio per il bene. Chi non vede il bene, vede il male, collabora con il male e così si pone contro il regno di Dio. Noi nella scuola di Maria vogliamo deciderci di sicuro per la lotta contro il male e per il bene; non vogliamo stancarci perché il male non si stanca nella lotta contro il bene.
La Madonna ci assicura la vittoria e alla fine dice: “Vi benedico con la mia benedizione materna“. Benedizione che spero stiamo ricevendo e portando agli altri. Nel nuovo messaggio la Madonna ripete: “Oggi vi invito ad aprirvi alla preghiera; che la preghiera diventi per voi gioia“. Solo l’amore può aprirci alla preghiera e solo per amore la preghiera può diventare gioia. E’ molto semplice capire tutto questo: quando incontriamo una persona che ci ama e che noi amiamo, c’è la fiducia, c’è la pace, c’è la speranza e allora il cuore si apre alla persona amata. E così se noi amiamo Dio, riusciremo a pregare, il nostro cuore sarà aperto alla preghiera ed essa diventerà anche gioia. Così ci rimane una grande possibilità: pregare per fare esperienza dell’amore di Di.
La Madonna a Medjugorje poi ci invita: “Rinnovate la preghiera nelle vostre famiglie“.
Per noi che seguiamo Medjugorje e i messaggi di Medjugorje, spero che ogni giorno sia giorno della Madonna, del rosario, della preghiera nella famiglia. E speriamo che molte parrocchie organizzino incontri dove la gente pregherà il rosario. Allora vediamo di rinnovare la preghiera nelle famiglie. La preghiera è la condizione per poter vivere in pace, in gioia, in unione, in amore. Madre Teresa ha detto una volta che la famiglia che prega rimane unita. La famiglia unita vive anche l’amore e la pace. Dopo la Madonna ci chiede: “Formate gruppi di preghiera, così sperimenterete la gioia nella preghiera e nella comunione“.
Noi tutti sappiamo bene che fin dall’inizio delle apparizioni la Madonna a Medjugorej chiedeva la preghiera individuale, la preghiera nelle famiglie e dopo ha chiesto anche di formare i gruppi di preghiera. Così il gruppo di Ivan ha cominciato il 4 luglio 1982 e un anno dopo anche il gruppo di Jelena. Si sa con certezza che migliaia e migliaia di gruppi di preghiera esistono già nel mondo ispirati dai messaggi della Madonna.
E’ molto bello sapere che tanti gruppi che hanno cominciato con il rosario, sono diventati anche gruppi dell’adorazione: in questo si vede che la Madonna ci guida verso Gesù. In ogni caso è molto facile, io credo, formare un gruppo di preghiera; basta che uno di noi si decida a voler pregare e dopo troverà altra gente che vuole pregare.
E’ più facile cominciare con un gruppo di preghiera o partecipare ad un gruppo di preghiera che cominciare la preghiera in famiglia, perché qui molte volte uno resiste o l’altro non vuole. Al gruppo di preghiera vanno quelli che vogliono pregare e naturalmente dove si prega, dove si apre il cuore, dove si parla delle esperienze o di quello che significa la Parola di Dio per me, di quello che la Parola dice a me, lì si vive la “gioia” e la “comunione”.
La Madonna a Medjugorje ci dice: “Tutti quelli che pregano e sono membri di gruppi di preghiera, nel cuore sono aperti alla volontà di Dio e testimoniano gioiosamente l’amore di Dio“. Per noi tutti la prima cosa, proprio la prima, è riconoscere e accettare la volontà di Dio. E’ importante ricordare e mai dimenticare che il gruppo di preghiera, quando si fa bene ed è ben guidato, aiuta tutti i membri a riconoscere la volontà di Dio. La volontà di Dio è il nostro bene, sempre, e noi possiamo e dobbiamo aiutarci gli uni gli altri a scoprire questa volontà. Chi scopre la volontà di Dio e fa esperienza del Suo amore, diventa testimone dell’amore di Dio, ma testimone pieno di gioia. Un vero cammino con la Madonna e con Gesù per il terzo millennio significa scoprire la volontà di Dio, fare esperienza del Suo amore e quindi dare poi la testimonianza dell’amore di Dio con la gioia. Alla fine la Madonna dice: “Io sono con voi e vi porto tutti nel mio cuore”.
Noi sappiamo che solo per la presenza speciale di Maria si può spiegare tutto quello che sta succedendo: tutte le grazie, tutte le conversioni, tutto, solo perché la Madonna è con noi e prega, Lei che è una potente interceditrice per noi, perchè il Signore La ascolta. Noi riceviamo le grazie, ma dobbiamo anche collaborare con Lei.
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E’ veramente bello sentire che ci porta tutti nel Suo cuore. Come Madre ci ama, ci insegna, è con noi, ci protegge: allora ci porta nel cuore. Lasciarsi un po’ portare dalla Madonna nel Suo cuore è per noi sicurezza e pace. Ricevere poi la Sua benedizione materna, come anche nel precedente messaggio, significa accettare la Sua presenza, il Suo amore, i Suoi inviti; significa permettere alla Madonna che diventi per noi veramente la benedizione. E Lei, benedicendoci, vuole che anche noi, gli uni per gli altri, con le nostre parole, con le opere, con tutta la vita, diventiamo la benedizione.
Il pericolo è sempre quello di volere solo una formula o un oggetto che ci protegga e niente altro; ma la vera benedizione significa crescere nell’amore, bontà, pace, misericordia, fede, così da diventare benedizione per gli altri.
Per intercessione della Vergine Madre Maria e nel nome di Tuo Figlio Gesù, o Dio Padre, ti chiediamo: donaci lo Spirito, apri i nostri cuori alla preghiera, donaci l’amore e fa’ che la preghiera diventi la gioia nostra e di tutti quelli che pregano.
Riempi le nostre famiglie con il Tuo Spirito, che possano decidersi per la preghiera. Ispiraci che possiamo formare i gruppi di preghiera e sperimentare la gioia e la comunione. Signore, apri i nostri cuori alla Tua volontà e dacci la grazia di testimoniare con gioia il Tuo amore.
Ti preghiamo per tutti coloro che non pregano, per tutti coloro che non si decidono per la preghiera. Benedici i veggenti, la parrocchia, tutti i pellegrini e tutti quelli che hanno formato i gruppi di preghiera, affinchè siano guidati dal Tuo Spirito.
Benedici i nostri malati, i moribondi; benedici i giovani e tutti quelli che si sono allontanati da Te. Maria, grazie per la Tua benedizione; aiutaci a rimanere nel Tuo cuore e a ricevere la Tua benedizione materna. Per la Tua intercessione fa’ che diventiamo tutti testimoni del Tuo amore. Benedici tutti coloro che si consacreranno in questi giorni al Tuo Cuore. Il Signore vi benedica: Padre, Figlio e Spirito Santo. Amen.
Padre Slavko
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