Pax et Justitia

Medjugorje, le prime apparizioni raccontate dalla voce emozionata della veggente Vicka

A trentadue anni dalla sua prima uscita e trentuno dalla sua seconda edizione, il Messaggero di Padova riedita – con una nuova veste grafica – un importante documento storico riguardante il fenomeno delle apparizioni, rilevato in un piccolo paese della Erzegovina: la trascrizione delle registrazioni dei colloqui tra padre Janko Bubalo (poeta e francescano minore, deceduto nel 1997) e Vicka, la maggiore dei «veggenti» di Medjugorje (oggi 53enne); un tema che in questi anni non ha mai perduto il suo misterioso fascino, e che – soprattutto di recente – sembra arrivato a una svolta, almeno per quanto riguarda un possibile pronunciamento ufficiale da parte della Chiesa.

Il testo che abbiamo tra le mani – scrive nella prefazione il mariologo Gian Matteo Roggio, docente presso la Pontificia Facoltà teologica Marianum di Roma – «è quanto gli occhi prima di tutto di Vicka Ivankovic e poi di Janko Bubalo erano in grado di scorgere in quel determinato periodo di tempo, a partire dalle loro esperienze e dalle esperienze umane ed ecclesiali di quegli anni […]. Il secondo importante fattore da tenere presente nel campo delle “rivelazioni private” è che il loro scopo è quello di rinnovare la chiesa. I loro contenuti e messaggi, vale a dire quello che i presunti testimoni raccontano con le loro parole e con la loro vita, non hanno altro scopo: chiedere alla chiesa di “uscire” dalla sua pacifica e abitudinaria normalità per costruire nuove vie di evangelizzazione che sappiano “capovolgere” i tanti compromessi (consapevoli o meno) che sono stati fatti per “annacquare” la carica rivoluzionaria del Vangelo».

Nel testo riedito dal Messaggero di Padova, padre Janko interroga Vicka in modo familiare, vivace e talvolta anche scherzoso, facendosi raccontare i primi tre anni di apparizioni (dal 24 giugno 1981 al 31 dicembre 1983) che rappresentano una testimonianza storica unica e imprescindibile per la conoscenza dei fatti, e il misterioso incontro avvenuto tra i sei giovani veggenti e la figura femminile manifestatasi sulla collina del Podbrdo.
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Il racconto di Vicka rivela tanti particolari sulle presunte apparizioni mariane; si viene per esempio a conoscenza che i sei veggenti vedono e parlano con «una meravigliosa ragazza di circa vent’anni, col vestito lungo, sempre con un velo sul capo. Occhi celesti, capelli leggermente ondulati di color nero; le labbra e gli zigomi sono leggermente arrossati, il viso è allungato», e non è possibile definire la sua bellezza con gli aggettivi in uso nella nostra cultura, «Noi diciamo che è bella – rivela Vicka a padre Janko –, ma questa parola non ti dice niente. Bisogna vederla per capirlo, caro padre. Si tratta di una bellezza che non è di quaggiù. È qualcosa, qualcosa… non saprei neanche come esprimerlo!».

Il dialogo tra padre Janko e Vicka è davvero ricco di informazioni: sulle apparizioni, la scelta dei veggenti, i messaggi della Madonna, alcuni misteriosi episodi, i rapporti tra le autorità civili ed ecclesiastiche, i pellegrinaggi e altri numerosi dettagli.

Come precisato da Gian Matteo Roggio nella prefazione, «questo volume racconta una parte delle opinioni personali di Vicka Ivankovic e, in subordine, una parte delle opinioni personali di padre Janko Bubalo»; una doverosa premessa, quest’ultima, che aiuterà il lettore ad accostarsi a tale straordinaria vicenda con la giusta attenzione e la corretta valutazione dei fatti che vengono narrati, in attesa che l’autorità ecclesiastica si pronunci ufficialmente sulla delicata questione.




Quale può essere l’importanza di rieditare un testo pubblicato trentadue anni fa? Paolo Brosio, giornalista, che ha scritto numerosi libri su Medjugorje – da noi interpellato – risponde: «La chiave di Medjugorje è nei primi mesi, solo così si può capire Medjugorje. Talvolta assistiamo ad un disinteresse apparente verso questa terra che sembra terra di nessuno. Una riedizione del libro-intervista di padre Janko Bubalo a Vicka diventa significativa, perché – in attesa anche di un pronunciamento ufficiale da parte della Chiesa – si torna a riconsiderare gli avvenimenti accaduti nei primi due anni a Medjugorje. La chiave è tutta lì, in quel 24 giugno del 1981».

Janko Bubalo, «Medjugorje. Le prime apparizioni raccontate dalla veggente Vicka», Edizioni Messaggero Padova (2017), pp. 320.




Fonte lastampa.it/MICHELANGELO NASCA
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