Appuntamento quotidiano con la rubrica ‘Maria ti Parla’ curata dalla redazione dei Papaboys.
Ogni giorno ti proporremo un messaggio, tutto per te, scelto tra quelli dati dalla Gospa a Medjugorje.
Medjugorje rappresenta la scuola nella quale Maria, la Regina della Pace, già da quindici anni e mezzo, ci parla e ci insegna parlando. Nei primi messaggi che Lei ci trasmetteva ogni giovedì, attraverso la giovane Maria Pavlovic – Lunetti dal 1. marzo 1984 fino all’ 8 gennaio 1987 e dal 25 gennaio 1987 fino ad oggi, ogni 25 del mese, non ci dice niente di nuovo, ha parlato in modo semplice, con fare materno, pieno d’amore e comprensione, tenerezza e pazienza, però allo stesso tempo chiaramente e con fermezza ci ha ricordato quello che noi, come suoi figli, come singoli, famiglie e come tutta la Chiesa, abbiamo il dovere di fare..
E’ trascorso del tempo e si sono moltiplicati i tentativi di rappresentare l’immagine della Vergine. Numerosi tentativi sono risultati in contrasto con quello che i veggenti avevano detto. Per far ordine in tutto questo Fra Janko, nonostante la sua età (è nato nel 1913), ha deciso di fare un altro tentativo. Ha consegnato a tutti i veggenti un elenco di domande che riguardano l’immagine della Vergine. La maggior parte dei veggenti a Medjugorje ha accettato il tentativo di Fra Janko (Ivan Dragićević, Vicka Ivanković, Marija Pavlović, Ivanka Ivanković e Mirjana Dragićević). Tutti hanno controfirmato le proprie risposte il 23 luglio 1992. Jakov Čolo non ha risposto al questionario per giustificati motivi, ma è d’accordo con quello che hanno detto gli altri veggenti e non ha nulla da aggiungere.
L’amore nella famiglia
Amare ed essere amato é il desiderio più profondo e fondamentale di ogni uomo. Non c’è neanche bisogno di dire quanto sia importante l’amore e il fatto di essere accettati all’interno della famiglia, scuola di vita. La mancanza di amore e di accettazione all’interno della famiglia lasciano delle ferite molto profonde. Si sa molto bene che il bambino fin dal concepimento sa e riesce a sentire se viene accettato con amore oppure no. Si sa bene grazie alla prassi terapeutica che spesso i traumi e i timori, che possono accompagnare una persona anche per tutta la vita, sono provocati dal fatto che una madre o un padre pensavano di abortire il proprio bambino. Perciò il messaggio del 13 dicembre 1984 é molto chiaro. Prima di tutto si deve iniziare ad amare all’interno della famiglia, poi si può parlare di amore nelle comunità parrocchiali e infine dell’amore verso tutte le persone. Con questo messaggio Maria ha voluto preparare la comunità parrocchiale all’accettazione dei pellegrini: “… e poi potrete amare ed accettare tutti quelli che verranno qui.” (13 dicembre 1984). Maria, pienamente concreta come madre, chiede nello stesso messaggio che la settimana in cui ha dato il suo messaggio venga considerata come un momento particolare in cui si deve imparare ad amare. E’ la settimana prima di Natale, la festa dell’amore e della vita. S’inizia ad imparare ad amare nel momento in cui l’uomo decide di imparare ad amare all’interno della famiglia. Nello stesso messaggio Maria ripete le parole di San Paolo: senza l’amore non si può ottenere niente. L’amore sostituisce tutte le leggi e le avvera e nessuna legge può sostituire l’amore. Senza l’amore niente ha valore e l’amore dà ad ogni cosa un valore eterno (1 Cor 13, 1-13). Prima del quarto anniversario, il 6 giugno 1985, Maria di nuovo ci invita ad amare i membri della famiglia, e solo poi si potranno amare tutti gli altri. Dal punto di vista cronologico si può affermare che Medjugorje alla fine del 1984 e soprattutto nel 1985 é diventato un Santuario internazionale. Quando le apparizioni di Medjugorje sono iniziate, da una parte hanno subito le pressioni dei comunisti e i tentativi di fermare questo fenomeno, dall’atra parte l’ordine vescovile si opponeva a Medjugorje. Il Monsignore di quel tempo, Pavao Zanic, alla fine dell’ottobre del 1984, ha emesso una nota ufficiale su Medjugorje. Alcune volte sembrava che le forze contrarie alla Chiesa sarebbero riuscite a spegnere gli avvenimenti di Medjugorje. Però, si può notare chiaramente, che Maria continuava a portare a termine il suo compito e non si preoccupava delle critiche avversarie che si presentavano, non ne parlava affatto, continuava ad esortare e ad educare la comunità parrocchiale all’amore, che può vincere contro ogni cosa. A Natale del 1991 quando si è diffusa la guerra in Croazia e quando c’erano i primi segnali della guerra in Bosnia e Erzegovina, Maria esortava di nuovo alla pace e all’amore. L’amore é misericordia e la si deve pregare, Gesù ce lo dona per benedire ogni cosa con la benedizione della pace e dell’amore. Nel messaggio dell’aprile 1993 Maria usa l’immagine della natura che si risveglia in primavera ed invita tutti gli uomini affinché si aprano all’amore come si apre la natura al Dio Creatore. I cuori che si aprono all’amore, così come si apre la natura, prima mostreranno e dimostreranno il proprio amore all’interno della famiglia. L’amore salverà la famiglia dal disordine e dall’odio e riporterà all’interno di essa lo spirito della preghiera. Attraverso la preghiera Dio ci darà la forza per amarci gli uni e gli altri. Maria sa bene quanto sia importante per noi capire il suo invito all’amore e che partecipiamo al processo dell’amore che si risveglia. Perciò ci ripete che Lei ci ama con amore materno. L’amore materno é la condizione della vita in generale. Questo tipo d’amore in particolare é attivo ed é la condizione per la creazione di una nuova vita. Senza quest’amore la vita non può ne iniziare ne sopravvivere. La presa di coscienza dell’amore Divino che ci ha creato, e la presa di coscienza dell’amore materno di Maria sono le condizioni affinché ogni uomo scelga l’amore e affinché ogni amore ferito venga guarito. Dio si é presentato a noi attraverso Gesù Cristo come amore infinito che ci accetta senza condizioni e che é la condizione di ogni altro tipo d’amore, specialmente nella famiglia perché Dio si é presentato come nostro padre. L’amore é la condizione della pace nella famiglia, perché chi non ha l’amore non può vivere la pace – come ci insegna Maria nel messaggio del 25 gennaio 1996. Nello stesso messaggio Maria parla del legame tra l’amore e il perdono. Noi siamo uomini deboli. Pecchiamo e peccando minacciamo l’amore. Chi non perdona il suo amore resisterà poco e sarà condizionato da tante cose. Solo colui che ama può perdonare. Ci rimane solo la preghiera affinché possiamo capire ed accettare con il cuore l’invito all’amore e al perdono.