Medjugorje, messaggio di lunedì 2 settembre 2019. La preghiera per attendere nella gioia le parole della Mamma Celeste
.La preghiera diventa una gioia
VICKA: Quando la Madonna ci invita alla preghiera, Lei non ci chiede di pregare solo con le parole e con la bocca, ma vuole che ci sforziamo di aprire il nostro cuore, ogni giorno un po’ di più, in modo tale che la preghiera diventi per noi una gioia.
La preghiera del cuore è una delle tematiche più vive della spiritualità che fa riferimento ai messaggi della Regina della Pace.
Su di essa è stato detto e scritto moltissimo. Tuttavia la Madonna, con una punta di velato rimprovero, ha tenuto a dire che parliamo molto della preghiera, ma preghiamo poco. La preghiera del cuore è un punto di arrivo di un cammino che potremmo sintetizzare in tre passi: aprire il cuore, purificare il cuore e donare il cuore.
All’inizio si avverte la fatica e allora la preghiera deve essere un compito a cui applicarsi con fedeltà quotidiana. Ma poi si perviene a pregare di gioia, perché nel cuore si fa l’esperienza di Dio. Chi è ai primi vagiti della preghiera, può incominciare con tutta semplicità a recitare lentamente il Padre nostro, l’Ave Maria e il Gloria al Padre, cercando di apprezzare col cuore il significato di ogni parola pronunciata con le labbra. Basta questa semplice esperienza per aprire orizzonti insospettati.
A questo riguardo la Madonna ha portato un bellissimo esempio. Tutto voi, dice, avete nelle vostre case un vaso di fiori che bagnate ogni giorno con qualche goccia d’acqua. Voi vedete come questo fiore cresce pian piano fino a formare una bella rosa. La stessa cosa accade per il nostro cuore. Se ogni giorno nutriamo il nostro cuore con qualche preghiera, allora esso cresce e si apre come un fiore. Ma se per alcuni giorni noi trascuriamo di dare acqua, vediamo come il fiore appassisce e muore. Lo stesso avviene per il nostro cuore quando manca la preghiera.
L’acqua come simbolo della grazia, la Regina della Pace lo trae dalla Sacra Scrittura e in modo particolare dai Vangeli. Qui, però, vi è la particolare sensibilità della donna di casa che, nel suo piccolo eremo di Nazaret, bagnava con cura e amore i fiori, come sono solite fare tante casalinghe. Il cuore umano è una terra riarsa che diventa terreno fertile solo con l’acqua viva della grazia. Essa però va attinta ogni giorno con la preghiera perseverante. I messaggi della Regina della Pace, pur nella loro semplicità, sono intessuti di espressioni e di immagini bibliche. Anche la Madonna, come Gesù nel vangelo, fa volentieri riferimento alle cose e alle situazioni della vita quotidiana
Pregate, pregate, pregate!
La Madonna dice che noi, quando è il momento della preghiera, tante volte troviamo delle scuse dicendo: “Sono stanco. Ora non mi sento di pregare. Lo farò domani”. Ma il giorno dopo rimandiamo ancora e così ci distacchiamo nella preghiera e il nostro cuore si allontana da Dio. La Madonna vuole farci comprendere che, come un fiore non può vivere senz’acqua, così noi non possiamo vivere senza la Grazia di Dio che ci viene dalla preghiera. La preghiera del cuore, dice ancora la Madonna, non è qualcosa che si impara studiando o leggendo libri, ma la si apprende vivendola e facendo ogni giorno qualche passo in avanti.
La Regina della Pace ribadisce in più occasioni che nulla è più importante della preghiera. Nella quasi totalità dei suoi messaggi vi è un invito pressante a pregare. Il triplice “Pregate! Pregate! Pregate!” risuona innumerevoli volte e potrebbe essere giustamente preso come il messaggio distintivo delle apparizioni di Medjugorie. La ragione di questa insistenza è molto semplice. Senza la preghiera non c’è Dio. Ma senza Dio non c’è più vita.