PADRE LIVIO: CREDO CHE AL 40° DELLE APPARIZIONI SAREMO AI SEGRETI. E UNA CONFERMA DAI “LIBRI DI CIELO” SULLA DIVINA VOLONTA’
Mancano meno di due anni, mai prima d’ora il Direttore di Radio Maria si era sbilanciato così. Nel corso della rassegna stampa del 13 settembre (min. 29 e ss.) è tornato su una frase del Messaggio della Madonna del 2 settembre scorso che aveva colpito tutti: “Non c’è tempo per esitare ad inginocchiarvi dinanzi a mio Figlio, a riconoscerlo come Dio”. Ebbene, Padre Livio Fanzaga ha detto di aver voluto verificare l’originale croato – Maria comunica coi veggenti nella loro lingua – dell’espressione tradotta come “Non c’è tempo” e il senso, dizionario alla mano, gli è sembrato ancora più forte, qualcosa come “Non c’è tempo da perdere”, “Non c’è più tempo”, “Il tempo stringe”, che nel contesto del Messaggio lui renderebbe con l’espressione “Siamo agli sgoccioli”. Da qui l’affermazione a proposito del Tempo dei Segreti: “Considerato che ormai siamo al 38° anno delle apparizioni, credo davvero che ai 40…”. D’altra parte, ha continuato, “40” è un tempo biblico cruciale e simbolico perché richiama gli anni nel deserto del popolo di Israele.
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Fin qui il bravo e informato (…) Padre Livio. Siamo in diversi a ritenere nelle cose il timing dei 40 anni. E i più recenti Messaggi di Maria SS. hanno rafforzato questa convinzione: si registra un tono diverso e a volte definitivo e poi tante espressioni seminate qui e là come per far orientare chi avesse luce sufficiente – cito solo una frase da bilancio finale del 25 luglio scorso: “Verranno le prove e voi non sarete forti e il peccato regnerà”.
Una conferma sul “40” che ha sapore davvero ultimativo ce la dà direttamente Gesù nei Libri di Cielo vergati, nella prima metà del ‘900, dalla Serva di Dio Luisa Piccarreta, la mistica del Divin Volere ormai molto nota nel mondo con cui il Signore a beneficio dell’umanità ha approfondito e chiarito il senso dell’ “Adveniat Regnum Tuum, fiat voluntas Tua sicut in caelo et in terra” che troviamo nel Padre Nostro. Riporto per esteso i brani vista la delicatezza del tema.
“Figlia mia, credi tu che sia a caso l’averti tenuta prigioniera per quarant’anni e più, senza un grande mio disegno? No, no! Il numero quaranta è stato sempre significativo, e preparativo per opere grandi. Quarant’anni gli ebrei camminarono per il deserto senza poter raggiungere la terra promessa, patria loro, ma dopo quarant’anni di sacrifizi ebbero il bene di prenderne il possesso. Ma quanti miracoli, quante grazie, fino a nutrirli con manna celeste, in tal tempo! Un sacrifizio prolungato tiene virtù e forza d’ottenere cose grandi da Dio.
Io stesso nella mia vita quaggiù volli stare quaranta giorni nel deserto appartato da tutti, fin dalla mia Mamma, per uscire in pubblico ad annunziare il Vangelo che doveva formare la vita della mia Chiesa, cioè il Regno della Redenzione; quaranta giorni volli rimanere risorto per confermare la mia Resurrezione e mettere il suggello a tutti i beni della Redenzione.
Così ho voluto per te, figlia mia; per manifestare il Regno della mia Divina Volontà ho voluto quarant’anni di sacrifizi, ma quante grazie non ti ho fatto! quante manifestazioni! Posso dire che in questa prolissità di tempo ho messo in te tutto il capitale del Regno del mio Volere e tutto ciò ch’è necessario per farlo comprendere alle creature” (10 ottobre 1928).
Ancora, in un altro brano.
“Io andai nel deserto per richiamare quella mia stessa Volontà Divina che per quaranta secoli le creature avevano disertato da mezzo a loro; ed Io per quaranta giorni volli starmene solo per riparare i quaranta secoli di volontà umana in cui la Mia non aveva posseduto il suo Regno in mezzo alla umana famiglia, e colla mia stessa Volontà Divina La volli richiamare di nuovo in mezzo a loro per fare che regnasse. […]
Figlia mia, il numero di quaranta giorni nella mia vita quaggiù è simbolico e significativo. Quaranta giorni, nel nascere, volli stare nella grotta di Bethlem, simbolo della mia Volontà Divina che mentre stava in mezzo alle creature, stava come nascosta e fuori della città delle loro anime; ed Io per riparare i quaranta secoli di volontà umana, volli stare per quaranta giorni fuori della città in una vile capanna a piangere, gemere e pregare, per richiamare la mia Volontà Divina nella città delle anime e per darle il suo dominio. Dopo quaranta giorni uscii per presentarmi al tempio e rivelarmi al santo vecchio Simeone. Era la prima città che chiamavo alla conoscenza del Regno mio e fu tanta la sua gioia che chiuse gli occhi alla terra per aprirli all’eternità. Quaranta stetti nel deserto e poi subito uscii alla mia vita pubblica per dare alle creature i rimedi e i mezzi per giungere al Regno del mio Volere. Quaranta giorni volli stare sulla terra dopo la mia Risurrezione, per confermare il Regno del Fiat Divino ed i suoi quaranta secoli di Regno che doveva possedere” (8 settembre 1927).
Sono parole che si commentano da sole. Esponevo questa prospettiva in un Post di inizio 2018 che ha continuato a girare sui social ed è stato pubblicato da riviste e siti – ahimè a volte senza citare l’autore. Non deve essere tuttavia mai una sterile curiosità a muovere il nostro sguardo sul futuro. Al contrario, il “discernere i segni dei tempi” a cui ci invita il Signore nel Vangelo è sempre una chiamata alla conversione, che poi è per tutti la sfida della vita e la chiave per il Paradiso. Per questo la Madonna è con noi da così tanto tempo: per ricondurre gli uomini a Dio, i figli al Padre, attraverso una sapiente e tenerissima pedagogia che mira a lasciar aprire le porte della vita di ognuno a Gesù.
Per Suor Emmanuel di Medjugorje ogni anima si vedrà come la vede Dio e per molti sarà tremendo.
I Segreti, una serie di segni ed eventi che riguarderanno Medjugorje, la Chiesa e il mondo intero, sono stati già affidati ai veggenti e verranno svelati al mondo attraverso un sacerdote ognuno tre giorni prima che accada. Il Tempo dei Segreti ormai imminente sarà un’immane manifestazione della misericordia di Dio. Gli uomini saranno posti davanti a una scelta. Sarà un tempo drammatico che svelerà le cose e i cuori. Il male mostrerà gli artigli e il suo volto feroce. Il Bene chiederà la prova della fede.
Per i piccoli, i miti, i semplici che avranno portato la propria croce con Gesù, scegliendo di fare ‘a modo Suo costi quel che costi’, saranno anche giorni luminosi. “Venite benedetti dal Padre mio!”, gli sarà detto dal Signore. Per gli altri sarà molto difficile ricominciare da Dio.
Alla fine, come profetizzato già a Fatima, trionferà il Cuore Immacolato di Maria Nostra Madre e avrà inizio un tempo nuovo e migliore per il mondo perché finalmente la Volontà di Dio che è Amore tornerà ad abitare i cuori degli uomini.
di Giovanni Roma (ripreso dal profilo facebook)
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