Quando qualcuno compie gli anni è normale fare una torta e noi abbiamo detto: “Dobbiamo farla anche per la Madonna!”.
Ne abbiamo ordinata una grande, così potevamo mangiarne anche tutti noi del gruppo di preghiera, e siamo andati sul Krizevac, dove la Madonna è apparsa alle 22:00.
Sopra la torta, pensando alla Madonna e al Rosario, abbiamo chiesto di mettere le rose di zucchero. Non vi dico che fatica abbiamo fatto a portarla fin lassù!
Noi a volte cadevamo, ma la torta è rimasta intatta, come quando un ubriaco tiene la sua bottiglia: può cadere tutto il resto, ma la bottiglia è sempre piena di vino, così abbiamo fatto anche noi, sfidando i cespugli e le altre fatiche.
Poi abbiamo pregato e cantato e la Madonna è apparsa e Le abbiamo cantato “Tanti auguri a Te!” e anche altri canti, fino a tardi. In questi incontri, però, il momento culminante era sempre quello del silenzio, della meditazione e del Rosario, prima dell’apparizione.
Scherzavamo, ma questi momenti erano sacri e abbiamo aspettato la Madonna sempre con grande rispetto, come anche adesso ogni giorno. Questo rispetto lo abbiamo imparato dalla Madonna.
Quella sera la Madonna è apparsa e Le abbiamo detto: “Auguri!” e ci veniva anche da piangere di gioia perché la Madonna ci ha scelto: perché ha scelto noi e non qualcun altro??
La Madonna quella sera ha sentito il nostro augurio: Lei che è Madre di Dio è diventata anche nostra Madre. Colei che i Teologi chiamano con mille titoli è anche Colei che ci appare ogni giorno alle 18:40!
Ogni volta quando la Madonna appare noi raccomandiamo e chiediamo, ma in quel momento spariscono tutte le domande e rimane Lei pura, innocente, casta, gioiosa, bella. Noi possiamo dire che è nostra Mamma e Mamma di Gesù!
Possiamo cantarle “Tanti auguri” e portarle la torta! Ma non solo, noi possiamo chiederle tutto: tante volte Lei ci ha detto: “Chiedete e io intercedo davanti a Dio per voi”.
E, pensando a tutto questo, abbiamo sentito il bisogno di cantare il Magnificat, come Maria ha fatto quando ha visitato Elisabetta. Perché ci rendevamo conto di essere niente, di essere quelle ossa inaridite di cui parla la Bibbia: senza lo Spirito di Dio siamo nulla, ma con lo Spirito di Dio siamo grandi, forti e importanti come ci ha detto la Madonna: “Ognuno di voi è importante!”.
Abbiamo anche cominciato in quei primi anni a fare amicizia con i pellegrini che venivano, come Milona e Katleen. Eravamo molto disponibili: mia madre diceva “La nostra casa è diventata peggio di una stazione ferroviaria!”.
Una sera, dopo la Messa, ho incontrato Katleen che mi ha detto che voleva rimanere a Medjugorje, ma non sapeva come fare. Io ho pensato che con il francese e l’inglese poteva aiutarmi con i pellegrini.
Così ho chiesto ai miei genitori se sopra il mio letto si poteva mettere un letto a castello e quella sera lei dormiva già da me. Poi è arrivata Milona. Parlava tutte le lingue e noi ci chiedevamo: “Ma questa chi è?”.
E lei tutta orgogliosa diceva: “Io sono Milona di Asburgo!”, faceva l’inchino col vestito e diceva: “Si, sono sua altezza reale”. (Milona, a fianco di Marija, ride di gusto n.d.r.) Poi lei è rimasta qui ed è diventata una parte di Medjugorje ed è anche stata la segretaria di fra Slavko.
Spesso lo prendeva in giro e gli diceva: “Capo, cosa facciamo oggi?” e, a volte, gli aggiustava anche l’abito che lui si era messo addosso in fretta. A volte discuteva con lui e gli diceva: “Dovresti essere più giovane con i giovani, più serio con i Teologi… ” e gli dava tanti consigli.
Da quando Milona è qui hanno cominciato a venire una marea di zii e zie. Tutte le famiglie importanti di principi erano zii di Milona!! Una volta è venuta una di queste zie dal Liechtenstein ed è rimasta per qualche giorno.
Dopo un po’ di mesi, sono andata a parlare di Medjugorje in un Santuario svizzero e sono passata per il Liechtenstein. Mi sono ricordata di questa zia di Milona e le ho telefonato. Mi hanno risposto che era occupata, ma io ho detto: “Sono Marija di Medjugorje, per favore passatemela perché mi cade la linea!” e me l’hanno passata.
E così, attraverso Milona, ho incontrato molte persone importanti, ma soprattutto abbiamo potuto metterci in ginocchio e pregare insieme, diventare amici nella preghiera.
Ora fra Branko mi ha detto di chiudere e ha ragione perché, se comincio a parlare, vado avanti per venti giorni. Mio marito mi dice sempre: “Dov’è l’interruttore per spegnerti??”.
Qui a Medjugorje la Madonna da una possibilità di conversione a ognuno di noi. Cari giovani, desidero dirvi: questo è tempo di grazia e nei messaggi la Madonna ci da mille ricette per sfruttare questo tempo di grazia.
Approfittate di questi giorni, perché la Madonna appare ogni sera qui e dice che intercede davanti a Dio per noi: per me e per te! Pregherò per tutti voi. Grazie.
Marija Pavlovic-Lunetti, Medjugorje, agosto 2001
Fonte: VHS del Festival Giovani 2001 a Medjugorje
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