In quel tempo, essendo Gesù giunto all’altra riva del mare di Tiberiade, nel paese dei Gadarèni, due indemoniati, uscendo dai sepolcri, gli vennero incontro; erano tanto furiosi che nessuno poteva più passare per quella strada. Cominciarono a gridare: «Che cosa abbiamo noi in comune con te, Figlio di Dio? Sei venuto qui prima del tempo a tormentarci?». A qualche distanza da loro c’era una numerosa mandria di porci a pascolare; e i demòni presero a scongiurarlo dicendo: «Se ci scacci, mandaci in quella mandria». Egli disse loro: «Andate!». Ed essi, usciti dai corpi degli uomini, entrarono in quelli dei porci: ed ecco tutta la mandria si precipitò dal dirupo nel mare e perì nei flutti. I mandriani allora fuggirono ed entrati in città raccontarono ogni cosa e il fatto degli indemoniati. Tutta la città allora uscì incontro a Gesù e, vistolo, lo pregarono che si allontanasse dal loro territorio. Matteo 8,28-34.
Il demonio è sempre furioso.
Ha bisogno sempre di tormentare qualcuno.
Fossero anche solo dei porci.
Ha bisogno di un nemico e di ucciderlo.
Ha come casa i sepolcri.
Come scopo, la morte.
E tu sei amore. La pace.
Hai bisogno di fratelli, di uomini e donne da amare.
Tu non possiedi. Tu doni.
Hai come casa, la vita.
Che differenza.
“Seguimi” per chi ti cerca.
“Andate” per chi non ti vuole.
Sempre la libertà come risposta.
Usciti da un sepolcro.
Furiosi.
Indemoniati.
Attirati da te.
Incapaci di seguirti, di amarti.
Sono demoni.
Come casa, una mandria di porci.
Votati alla morte.
Usciti dalla città.
Spaventati.
Turbati.
Attirati da te.
Sono uomini.
Come casa, una terra.
Nati per vivere.
Eppure.
Eppure.
Ti dicono di andare via.
Mistero della libertà.
Di Don Mauro Leonardi