Se sapessero la fatica di non fare niente.
Se sapessero il dolore di essere soli.
Se sapessero quant’è lungo un giorno senza essere chiamati.
Se sapessero lo scoraggiamento del rimanere lì mentre gli altri vanno.
Se sapessero il desiderio di una voce che dice il tuo nome.
Se sapessero quanto pesa l’attesa.
Se sapessero la gioia di aver potuto fare qualcosa di utile, insieme a tutti, come tutti, anche se per poco tempo.
Non mormorerebbero.
Non contesterebbero.
Non mi invidierebbero.
Ma sarebbero felici per me. Con me.
Non invidiarmi.
Non ti ho rubato nulla.
Lasciami questa ultima ora per essere utile, per essere come te, con lui, nella vigna.
Di Don Mauro Leonardi
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