In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Guardatevi dal praticare le vostre buone opere davanti agli uomini per essere da loro ammirati, altrimenti non avrete ricompensa presso il Padre vostro che è nei cieli. Quando dunque fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade per essere lodati dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Quando invece tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti segreta; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. Quando pregate, non siate simili agli ipocriti che amano pregare stando ritti nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, per essere visti dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Tu invece, quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. E quando digiunate, non assumete aria malinconica come gli ipocriti, che si sfigurano la faccia per far vedere agli uomini che digiunano. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Tu invece, quando digiuni, profumati la testa e lavati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo tuo Padre che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà». Matteo 6,1-6.16-18
Non tutto quello che faccio di bello, mi fa bella.
Non sono i bei gesti che mi fanno bella.
Non sono le cose grandi che mi fanno grande.
Cosa ho nel segreto?
Dentro di me cosa c’è?
Cosa muove le mie mani mentre faccio l’elemosina?
Cosa piega le mie ginocchia quando prego?
Se sei tu.
Se l’amore mi muove.
Allora sono bella, buona, brava.
Ma lo sono perché sei tu.
Perché è l’amore.
Il resto conta poco.
Quasi nulla.
Anche se è bello da vedere.
Anche se è tanto da contare.
C’è un luogo dentro di me.
Che è chiuso.
C’è una stanza nella mia casa.
Che è serrata.
Si apre solo con le mani unite alle tue.
Il cuore aperto nel tuo.
Si entra solo con il tuo nome sulle labbra.
La mia bocca vuota.
Si nutre di te.
E fuori si vede solo un sorriso.
E fuori si sente solo profumo.
Perché tu abiti in me.
Tu ricompensi il vuoto del cuore, il silenzio della preghiera, la ricchezza del dare tutto.
E aspetti che siamo soli.
Che tra me e te non ci sia nessuno.
Che intorno a noi ci sia solo il segreto di una stanza.
E mi dai la tua ricompensa.
Segreta, segreto tra di noi.
Di Don Mauro Leonardi