In quel tempo, Gesù entrò di nuovo nella sinagoga. C’era un uomo che aveva una mano inaridita, e lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno di sabato per poi accusarlo. Egli disse all’uomo che aveva la mano inaridita: «Mettiti nel mezzo!». Poi domandò loro: «E’ lecito in giorno di sabato fare il bene o il male, salvare una vita o toglierla?». Ma essi tacevano. E guardandoli tutt’intorno con indignazione, rattristato per la durezza dei loro cuori, disse a quell’uomo: «Stendi la mano!». La stese e la sua mano fu risanata. E i farisei uscirono subito con gli erodiani e tennero consiglio contro di lui per farlo morire. Marco 3,1-6
Di sabato.
Si può mangiare.
Si può camminare.
Si può riposare.
Si può guarire.
Perché sempre si può fare del bene.
Perché la nostra vita è un dono buono.
È un dono che fa bene.
Che fa il bene.
Che è per il bene.
L’unica bestemmia è fare il male.
Il bene è per l’uomo.
Il bene è un dono di Dio.
È Dio.
E il bene lo si fa.
In piedi.
Davanti a tutti.
Con tutti.
Noi e Dio.
Anche di sabato.
Perché il bene è una festa.
E noi ne siamo i protagonisti.
Chi vuole il male trama per uccidere il bene.
Di Don Mauro Leonardi