Fatima
Vorrei evidenziare che la ricchezza delle apparizioni di Fatima sta proprio nei segreti – o meglio, nel segreto composto di tre parti distinte – affidati dalla Madonna a Lucia.
Desidero sottolineare come sia ormai storicamente accertato che, benchè svelate successivamente al loro realizzarsi, le profezie messe nero su bianco da Lucia sono effettivamente quelle affidate in segreto ai tre pastorelli dalla Madonna stessa.
Da questo punto di vista, il segreto di Fatima illumina tutta la storia del ‘900 poichè queste apparizioni – come quelle di Rue de Bac, La Salette, di Lourdes – non hanno solo un valore devozionale, non soltanto un appello alla conversione, ma hanno un profondo significato storico.
Per meglio vedere questo, vediamo dunque le prime due parti del segreto così come sono state messe per iscritto da suor Lucia, che all’epoca delle apparizioni aveva dieci anni ed è scomparsa nel 2005:
Il segreto consta di tre cose distinte, due delle quali sto per rivelare.
La prima fu dunque la visione dell’Inferno. La Madonna ci mostrò un mare di fuoco, che sembrava stare sotto terra. Immersi in quel fuoco, i demoni e le anime, come se fossero braci trasparenti e nere o bronzee, con dorma umana che fluttuavano nell’incendio, portate dalle fiamme che uscivano da loro stesse insieme a nuvole di fumo, cadendo da tutte le parti simili al cadere delle scintille nei grandi incendi, senza peso nè equilibrio, tra grida e gemiti di dolore e disperazione che mettevano orrore e facevano tremare dalla paura.
I demoni si riconoscevano dalle forme orribili e ributtanti di animali spaventosi e sconosciuti, ma trasparenti e neri. Questa visione durò un momento. E grazie alla nostra buona Madre del Cielo, che prima ci aveva prevenuti con la promessa di portarci in Cielo (…)
In seguito alzammo gli occhi alla Madonna che ci disse con bontà e tristezza: “Avete visto l’Inferno dove cadono le anime dei poveri peccatori. Per salvarle, Dio vuole stabilire nel mondo la devozione al Mio Cuore Immacolato. Se faranno quello che vi dirò, molte anime si salveranno ed avranno la pace. La guerra sta per finire (N.d.A. La Prima Guerra Mondiale); ma se non smetteranno di offendere Dio, durante il pontificato di Pio XI ne comincerà un’altra ancora peggiore.
Quando vedrete una notte illuminata da una luce sconosciuta (N.d.A. Il cielo rosso fuoco del 24 gennaio 1938), sappiate che è grande il segno che Dio vi manda che sta per castigare il mondo per i suoi crimini, per mezzo della guerra, della fame e delle persecuzioni alla Chiesa e al Santo Padre.
Per impedirla, verrò a chiedere la consacrazione della Russia al Mio Cuore Immacolato e la comunione riparatrice nei primi sabati. Se accetteranno le Mie richieste, la Russia si convertirà e avranno pace; se no, spargerà i suoi errori per il mondo, promuovendo guerre e persecuzioni alla Chiesa.
(…) Finalmente, il Mio Cuore Immacolato trionferà.
Anzitutto si vede che la conversione o meno dell’umanità ha una ricaduta incredibile sulla vita di ogni giorno.
Per cui contro la guerra la diplomazia e i mezzi umani servono a poco, occorre invece la conversione del cuore. Questo pressante invito alla conversione avviene poi in un momento storico molto particolare: siamo nel 1917, pochi mesi prima di quella Rivoluzione d’Ottobre che sancirà l’affermazione del comunismo e che porterà all’ateismo come opzione ideologica di una moltitudine di popoli, quindi si può dire che il comunismo sia stato il più grande attacco a Dio e al Cristianesimo che ci sia stato in duemila anni di storia.
Voglio sottolineare che il ruolo di Maria come Madre della Chiesa viene qui ulteriormente amplificato. Non è più solo l’”aiuto dei cristiani” che guida i fedeli nelle battaglie della storia europea, ma è l’Immacolata venuta a salvare gli uomini dalla peggiore delle catastrofi, ovvero l’Inferno o, meglio, da due inferni: la dannazione e la guerra.
A tal proposito, non si può non notare la continuità tra Fatima e Međugorje, dove Maria si presenta come “Regina della Pace” e si rivolge agli uomini maternamente chiamandoli “cari figli“.
A questo punto tuttavia, ci si potrebbe chiedere se tale trionfo del Cuore Immacolato si sia realizzato e se la promessa sia stata mantenuta. Io credo di si. E lo dico facendo riferimento al testamento di Giovanni Paolo II, nel quale il Pontefice ha ringraziato Dio che, attraverso Maria, ha preservato l’umanità dall’autodistruzione. Pensiamo alla caduta del comunismo e dell’impero sovietico: la storia dimostra che la caduta degli imperi avviene sempre con catastrofi e stragi immani. Invece, quando è crollato il più grande impero del male, questo è avvenuto da un giorno all’altro, senza che ci fosse una guerra.
Questa è la mia tesi: la Madonna , da Fatima sino ad adesso, ha preservato l’umanità dalla fine del mondo; senza di Lei il mondo sarebbe già finito.
Riguardo il terzo segreto, così scrive Suor Lucia:
Dopo le due parti che ho già esposto, abbiamo visto al lato sinistro di Nostra Signora un poco più in alto un angelo con una spada di fuoco nella mano di sinistra; scintillando emmetteva fiamme che sembrava dovessero incendiare il mondo; ma si spegnevano al contatto dello splendore di Nostra Signora emanava dalla sua mano destra verso di lui: l’angelo indicando la terra con la mano destra, con voce forte disse: “Penitenza, Penitenza, Penitenza!”
E vedemmo una luce immensa che è Dio – qualcosa di simile a come si vedono le persone in uno specchio quando passano davanti -, un vescovo vestito di bianco e abbiamo avuto il presentimento che fosse il Santo Padre.
Vedemmo vari altri vescovi, sacerdoti e religiosi salire una montagna ripida, in cima alla quale c’era una gran croce di tronchi grezzi come se fosse di sughero con la corteccia; il Santo Padre, prima di arrivarvi, attraversò una grande città in rovina con passo vacillante, afflitto di dolore e di pena, pregava per le anime dei cadaveri che incontrava nel suo cammino; giunto alla cima del monte, prostrato in ginocchio ai piedi della grande croce venne ucciso da un gruppo di soldati che gli spararono vari colpi di arma da fuoco e frecce, e allo stesso modo morirono gli uni dopo gli altri i vescovi e tutti gli altri religiosi e religiose.
Sotto i due bracci della croce c’erano due angeli ognuno con un unnaffiatoio di cristallo nella mano, nei quali raccoglievano il sangue dei martiri e con esso irrigavano le anime che si avvicinavano a Dio.
Vorrei innanzitutto prendere le distanze da quanti dicono che tale testo si riferisce interamente a qualcosa che è già avvenuto o, all’opposto, a qualcosa che ancora dovrebbe accadere.
Credo infatti che parte di questa profezia si sia già realizzata – sappiamo infatti che cosa hanno fatto comunismo e nazismo nel Novecento – e che parte debba ancora realizzarsi, poichè siamo ora nel tempo della “dittatura del relativismo”, ideologia ancora peggiore delle precedenti che ci porta a dire, con René Girard, che «l’Apocalisse non sta dietro di noi ma davanti a noi»: parte del segreto di Fatima deve dunque ancor realizzarsi e si tratta di eventi collegati ai dieci segreti di Međugorje.