A mezzogiorno, nel momento del dopo-Regina Coeli, Papa Francesco ha detto dalla finestra del Palazzo Apostolico in Vaticano: “Proprio oggi ricorrono due mesi dall’inizio di questa guerra: anziché fermarsi, la guerra si è inasprita. È triste che in questi giorni, che sono i più santi e solenni per tutti i cristiani, si senta più il fragore mortale delle armi anziché il suono delle campane che annunciano la risurrezione; ed è triste che le armi stiano sempre più prendendo il posto della parola.“
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Questa sera sul sito del Patriarcato di Mosca, riferisce il blog Il Sismografo, è stato pubblicato in russo un Messaggio di Papa Francesco al Patriarca Kirill.
Sua Santità Kirill, Patriarca di Mosca e di tutta la Russia
“Era tormentato e ulcerato, ma guarisce ogni malattia e ogni infermità. Su un albero e inchiodato; ma ci ristora con l’albero della vita… Muore, ma dona la vita e distrugge la morte con la morte. Sepolto, ma risorge. Egli discende all’inferno, ma ne fa emergere anime”. (San Gregorio il Teologo. Parola 29. A proposito di Dio Figlio)
“Era tormentato e ulcerato, ma guarisce ogni malattia e ogni infermità. Su un albero e inchiodato; ma ci ristora con l’albero della vita… Muore, ma dona la vita e distrugge la morte con la morte. Sepolto, ma risorge. Egli discende all’inferno, ma ne fa emergere anime”. (San Gregorio il Teologo. Parola 29. A proposito di Dio Figlio)
Vostra Santità!
Nella sua bontà, il Signore ci ha nuovamente concesso di celebrare la Pasqua. In questi giorni, quando sentiamo tutto il peso della sofferenza dei membri della nostra famiglia umana, schiacciati dalla violenza, dalla guerra e dalle numerose manifestazioni di ingiustizia, ammiriamo nuovamente con cuore grato che il Signore abbia preso su di Sé tutto il male e tutto il dolore del nostro mondo. Lo ha fatto per sempre e ovunque nell’universo con la potenza della sua Croce, affidandosi filiale nelle mani del Padre (cfr Lc 23,46).
Nella sua bontà, il Signore ci ha nuovamente concesso di celebrare la Pasqua. In questi giorni, quando sentiamo tutto il peso della sofferenza dei membri della nostra famiglia umana, schiacciati dalla violenza, dalla guerra e dalle numerose manifestazioni di ingiustizia, ammiriamo nuovamente con cuore grato che il Signore abbia preso su di Sé tutto il male e tutto il dolore del nostro mondo. Lo ha fatto per sempre e ovunque nell’universo con la potenza della sua Croce, affidandosi filiale nelle mani del Padre (cfr Lc 23,46).
Obbediente alla volontà del Padre, nell’unità dello Spirito, Gesù depose la sua vita per distruggere la morte. In verità, la morte di Cristo è stata l’inizio di una nuova vita e di liberazione dai vincoli del peccato e l’occasione della nostra gioia pasquale, aprendo davanti a tutti la via dall’ombra delle tenebre alla luce del regno di Dio.
Caro fratello!
Preghiamo gli uni per gli altri per rendere credibile la testimonianza del messaggio evangelico di Cristo risorto e della Chiesa come sacramento universale di salvezza, affinché tutti entrino nel regno della «giustizia, della pace e della gioia nel Santo Spirito» (Rm 14,17).
Possa lo Spirito Santo trasformare i nostri cuori e farci veri operatori di pace, specialmente per l’Ucraina dilaniata dalla guerra, affinché il grande passaggio pasquale dalla morte alla nuova vita in Cristo diventi quanto prima una realtà per il popolo ucraino, che anela a una nuova l’alba che porrà fine all’oscurità della guerra.
Uniti dalla preghiera reciproca, affidiamo le nostre Chiese e tutti i nostri fratelli e sorelle all’intercessione di Maria, Madre di Dio, che è stata con suo Figlio nella sua sofferenza e morte e ha condiviso la gioia della sua risurrezione. Auguro sinceramente a Vostra Santità una gioiosa e benedetta Pasqua!
Buona Pasqua!
Buona Pasqua!