Le due guarigioni narrate dal Vangelo, mostrano che Gesù non è insensibile alle necessità umane, purchè le richieste siano accompagnate dalla fede. Quando ci troviamo a limite, dubitiamo dell’aiuto di Dio? Oppure come la donna che soffriva d’emorragia e la richiesta del capo, affidiamo totalmente a Lui la soluzione delle difficoltà? Abbiamo lo stesso ardore della donna che pensava: “se riuscirò a toccare il suo mantello sarò guarita?”.
Riconosciamo in Cristo l’unico mediatore? A chi ci rivolgiamo quando pensiamo ingiustamente che Dio non può aiutarci nelle cose che chiediamo? E’ triste vedere tante richieste di aiuto in mano ai cartomanti, agli astrologi, ai falsi profeti e guaritori. Alla fine cosa producono di buono? Nulla. Le scorciatoie non sono adatte alla vita cristiana! E’ costume comune cercare la via breve per ottenere benefici. Dio ascolta sempre le nostre suppliche. Anche quando sembra non rispondere, Lui è lì. Soffre risorge per donare salvezza a quanti rivolgono a lui preghiere e suppliche. E’ l’insegnamento dei due episodi che abbiamo commentato. Per concludere: Ci fidiamo di Dio?a cura di don Salvatore Lazzara
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