Il mare in burrasca degli ultimi giorni ha rallentato il flusso degli arrivi di migranti sulle coste siciliane, ma le previsioni non lasciano ben sperare. Dall’inizio dell’anno sono arrivati in Italia, per lo più soccorsi dai mezzi navali militari impegnati nell’operazione Mare Nostrum qualcosa come 64 mila migranti nei porti italiani e migliaia ancora attendono di imbarcarsi sulle coste del Nord Africa. Numeri e storie che si intrecciano con quelli dei soccorritori, degli operatori e dei volontari che ogni giorno tentano di regolare le attività di accoglienza che in più parti, soprattutto in Sicilia, sono al collasso.
Il presidente dell’Anci, Piero Fassino, commentando in termini positivi l’intesa Stato, Regioni, Comuni sulla questione immigrazione, sostiene che «questa emergenza profughi sta assumendo proporzioni particolarmente intense. Mai abbiamo avuto un afflusso così vasto in un arco temporale così ridotto. Molte di queste persone approdano in Italia perché è la porta del Mediterraneo, e puntano a stabilizzarsi in Europa. Per questo l’Europa non deve lasciarci soli, il problema è di tutti».
L’Italia fa i conti ogni giorno con la criminalità, che gestisce i traffici di migranti. Inchieste e operazioni delle forze dell’ordine stanno svelando retroscena drammatici. Come quello della giovanissima nigeriana, giunta a Palermo nel mese di giugno, a bordo di una nave militare, in cerca di un futuro diverso dalla schiavitù sessuale a cui era stata costratta in Libia. Ma anche qui la aspettava lo stesso destino. Ad appena 17 anni, però, ha trovato il coraggio di ribellarsi, rivolgendosi alla polizia. Con l’accusa di tratta di persone aggravata in concorso gli agenti hanno arrestato Roland Osazuwa, 26 anni e Sammy Roland Happyness, 21 anni, entrambi nigeriani. L’ordinanza di custodia è stata emessa dal giudice per le indagini preliminari, Giovanni Francolini. La giovane è stata ospitata in un centro di accoglienza dove ha incontrato due donne dell’organizzazione internazionale per le migrazioni che, accortesi del malessere della giovane, dopo averla rassicurata, hanno appreso il calvario che aveva vissuto per anni, prima di finire nelle mani di una coppia di aguzzini che l’hanno indotta, con l’inganno, a fare ingresso in Italia spingendola a prostituirsi.
Dall’altro capo della Sicilia, a Ragusa, è stata svuotata l’ex discoteca la Tropicana. Lo ha annunciato il prefetto, Annunziato Vardè, dopo che venerdì scorso una commissione ha visitato il centro in cui erano ospitati 94 migranti. Per gli ispettori, la struttura non avrebbe i requisiti per accogliere persone per lungo tempo. «Avevamo scelto questo spazio in una situazione di estrema emergenza – spiega il prefetto –. Non sapevo fosse una sala da ballo». Di Alessandra Turrisi per Avvenire