La prestigiosa rivista “Fortune” lo ha inserito tra i 50 uomini più potenti del mondo. Ma il potere e la ricchezza non c’entrano: i redattori hanno premiato la sua la sua ricetta per l’integrazione. La prestigiosa rivista “Forbes” lo ha inserito tra i 50 personaggi più influenti al mondo. Ed il bello è che è l’unico italiano di questa “top 50”.
Si chiama Domenico Lucano, e da tre mandati è sindaco di Riace, paesino calabrese di poco più di duemila abitanti che deve la sua notorietà al ritrovamento dei celebri bronzi. Molti dei suoi concittadini non però calabresi: arrivano dall’Afghanistan, dal Senegal, dal Mali, dalla Palestina, dall’Iraq. Per questo è finito fianco a fianco con Angela Merkel, papa Francesco e l’ad di Apple, Tim Cook. I redattori lo hanno premiato per le soluzioni che ha dato ai problemi dell’integrazione. Lucano infatti ha ripopolato un antico borgo abitato ormai solo da gente anziana con i giovani immigrati provenienti dalle zone calde del pianeta. Ha dato loro vecchi ruderi riadattati, ha offerto percorsi di formazione e possibilità di lavoro nel campo dell’artigianato, della tessitura locale, della ristorazione e dei bed&breakfast. Insomma: ha dato un futuro a Riace, incoraggiato anche dall’allora vescovo di Locri Bregantini.
Persino Wim Wenders ha girato in questi luoghi il bellissimo film “Il Volo” dedicato all’integrazione tra un ragazzo afghano e uno di Riace, con la partecipazione di Ben Gazzarra, l’attore preferito di Wenders. “Qui non ci sono centri d’accoglienza, qui ai migranti diamo una casa vera”, dice orgoglioso Lucano, che nella sua giovinezza ha fatto l’emigrato a Torino, prima di ritornare nei suoi luoghi natii. Hanno riaperto laboratori di ceramica e tessitura, alcuni bar, panetterie e persino la scuola elementare. Ci voleva poco, forse, a ben vedere quella di ripopolare con immigrati i luoghi da cui sono partiti gli immigrati è l’uovo di Colombo, ma nessuno aveva avuto le sue intuizioni e il suo coraggio. Nessuno, a quanto pare, nel mondo. ricetta per l’integrazione.
Redazione Papaboys (Fonte www.famigliacristiana.it/Francesco Anfossi)