L’incubo dell’atomica. Sul tavolo della Nato la minaccia di Mosca. La replica Usa: “Non è così che si comporta una potenza nucleare responsabile”
Il conflitto russo-ucraino arriva al suo ventottesimo giorno. Il Pentagono ritiene che le forze ucraine stiano “riguadagnando terreno” nel sud dell’Ucraina, vicino a Kherson.
La Russia sottolinea che utilizzerà armi nucleari solo se la sua stessa esistenza dovesse essere minacciata, ma gli Usa replicano: “Non è così che si comporta una potenza nucleare responsabile”. La denuncia del presidente Zelensky: “Centomila persone sono intrappolate a Mariupol, dove i russi hanno sequestrato un convoglio umanitario”.
Dopo 28 giorni dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina, sono in tutto 121 i bambini uccisi e altri 167 sono rimasti feriti. Lo ha riferito l’ufficio del procuratore generale ucraino sulla sua pagina Facebook, citato dall’Agenzia Unian.
I bombardamenti hanno colpito 548 strutture educative, 72 delle quali sono state completamente distrutte, ha detto. “Le scuole bombardate sono più di 220, 155 gli asili nido.
La situazione peggiore è nelle regioni di Donetsk, Kharkiv, Mykolaiv, Sumy, Kyiv, Kherson, Chernihiv e a Kiev. Colpiti dalle bombe russe anche scuole di medicina, arti, impianti sportivi, biblioteche “, ha detto la procura.
Centomila persone sono rimaste intrappolate nella città di Mariupol stretta d’assedio, e affrontano la fame sotto costanti bombardamenti russi. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha fatto appello per il rilascio di un convoglio umanitario catturato dalle forze russe.
Zelensky ha rinnovato il suo appello per corridoi umanitari sicuri, e ha detto che i civili stanno affrontando “condizioni disumane” in un “assedio totale senza cibo, né acqua, né medicine”.
Parlando al Consiglio d’Europa, il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, ha ribadito l’impegno della capitale ucraina a difendersi a ogni costo contro l’aggressione. “Nel peggiore dei casi moriremo, ma non ci arrenderemo mai”, ha garantito.
“Apprezziamo tantissimo il ruolo della Santa Sede, le parole del Papa sull’Ucraina. Noi faremo il possibile per organizzare la visita di Papa Francesco a Kiev ma non tutto dipende da noi, bisogna organizzare la sicurezza, noi faremo il possibile”.
Lo ha detto l’ambasciatore ucraino in Italia Yaroslav Melnyk intervistato da Sky Tg24, aggiungendo che prima bisognerebbe raggiungere un cessate il fuoco per poter garantire la sicurezza del pontefice.
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Un video, pubblicato su Telegram e geolocalizzato dalla Cnn, mostra il lancio di missili cruise da una nave al largo della costa della Crimea, appena a ovest della città di Sebastopoli, verso l’Ucraina.
“È chiaro che c’è una nave là fuori in lontananza”, si sente dire da una voce maschile in russo. “Sta sparando qualcosa, ma non si riesce a vedere dove”, dice ancora.
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