Un cessate-il-fuoco inizia dal 15 febbraio, ultima speranza per la soluzione politica del conflitto. Il primate della Chiesa ucraina, fedele al Patriarcato di Mosca, richiama al pentimento e alla preghiera: I cristiani non si uccidano l’un l’altro.
Mosca (AsiaNews) – Il primate della Chiesa ucraina, fedele al Patriarcato di Mosca, il metropolita Onufry (Berezovsky) di Kiev, ha lanciato un appello affinché si ponga fine alla guerra e nel periodo di Carnevale si sostituiscano i divertimenti con il digiuno e la preghiera.
Ieri a Minsk la politica ha siglato una fragile intesa: un cessate il fuoco dal 15 febbraio e l’inizio del disarmo della linea del fronte, auspicabile preludio all’avvio del dialogo tra Kiev e separatisti filorussi. La Chiesa da parte sua ha invitato “tutti coloro che si definiscono cristiani a smettere immediatamente di uccidersi l’un l’altro”. “Le vittime tra combattenti e civili sono decine al giorno – ha denunciato Onufry, nel suo messaggio per l’anniversario delle proteste della Maidan di Kiev – e la cosa peggiore è che tra loro vi sono donne, bambini e anziani”.
Il primate ortodosso ha ricordato che un anno fa sulla piazza di Kiev, simbolo della protesta contro l’allora presidente Viktor Yanukovichi Kiev, sono state uccise un centinaio di persone negli scontri con le forze dell’ordine. “Quelle vittime sono diventate l’inizio di una tragedia ancora più grande che ha fatto dell’anno passato un pagina insanguinata della storia ucraina”, ha dichiarato Onufry.
“Insieme a migliaia di vedove e orfani, di madri inconsolabili dei migliori figli di Ucraina, morti nelle regioni orientali del Paese, insieme a tutti i bisognosi e agli invalidi, insieme a chi ha perduto la propria casa, pregiamo Dio di donare saggezza e amore cristiano a tutti coloro, da cui dipende la fine di questo terribile spargimento di sangue”, si legge ancora nel messaggio.
Ricordando che si sta entrando nella settimana di Carnevale (in russo si chiama ‘maslenitsa’), che precede la Quaresima, Onufry ha annunciato che la Chiesa ucraina cancellerà tutti i festeggiamenti, che di solito si tengono in questo periodo. “Mi appello ai rappresentanti del mondo dell’arte e della cultura, dei mezzi di informazione di massa e a tutti i connazionali, affinché aderiscano a questa iniziativa – ha poi concluso – ora non è tempo di divertimenti e svaghi, ma è tempo di preghiera e digiuno, tempo di remissione dei peccati per il futuro della nostra Ucraina e dei suoi discendenti”.
Di Nina Achmatova per AsiaNews