Potenza di un geniale video, molto poco “corretto” e ancor meno pietistico. In Italia molti, finalmente, sanno che esiste una rara malattia genetica che si chiama Sma. E a Segonzano, piccolo Comune montano del Trentino, ormai Mirko è diventato una star indiscussa.
LO SPOT CON ZALONE L’HA RESO FAMOSO
Sono bastati 45 secondi di un ironico spot, ideato e interpretato da un Checco Zalone alle prese con un nuovo vicino di casa malato di Sma, per far impazzire i social e, come si dice, bucare il video. «L’ingombrante» vicino in carrozzina si chiama Mirko Toller: un ragazzino di 13 anni, affetto da questa grave malattia che si chiama Atrofia muscolare spinale, dotato di uno sguardo istrionico e un senso dell’umorismo innato. Il clichè degli spot di questo genere che vuole l’handicappato “vittima” della società insensibile, stavolta, si capovolge: è l’italiano senza handicap e un po’ intollerante che diventa la vittima del paziente di Sma, il quale va a sbattere con la carrozzina sull’auto nuova, fa perdere il treno perché scende lentamente dalle scale e, infine, ti porta via il posto al parcheggio sotto casa.
In pochi giorni il breve video, realizzato per la campagna di raccolta fondi promossa da Famiglie Sma (l’associazione composta da genitori con gli affetti dall’Atrofia muscolare spinale), ha realizzato il record di visualizzazioni e ha fatto, ovviamente, la felicità del piccolo Mirko.
A TU PER TU CON MIRKO TOLLER (E LA SORELLA LINDA)
«A me e a mia sorella Linda piace molto girare video», ammette. I due, infatti, hanno messo in piedi un loro canale YouTube dove pubblicano le puntate del loro Mirko & Linda Show, minispettacolo con gag, battute, musica e giochi di prestigio, ingaggiando tra gli attori pure la sorellina Serena. «Quando ho saputo che Checco cercava un bambino malato di Sma per girare lo spot della campagna ho deciso di mandargli il provino anch’io. Perché no, mi son detto? Ma mai avrei pensato di venire scelto da Zalone. Pensavo si prediligessero bambini più piccoli. E invece…». La felicità di Mirko sta tutta dipinta nei suoi occhi, mentre racconta dell’incontro sul set a Roma con il comico barese, suo idolo cinematografico.
«Già la prima cosa che m’ha detto Checco non appena m’ha veduto m’ha fatto scoppiare dal ridere: “Tu sei l’attore venuto dalla montagna, vero?”. Che risate poi ogni qualvolta cercava di pronunciare la parola “Segonzano”, il nome del mio paese, senza mai riuscirci».
Poi sono iniziate le riprese sul set cinematografico a Roma. La prima scena è stata ripetuta parecchie volte. «Ci abbiamo messo tre ore, ma mi sono divertito tantissimo», racconta Mirko. «Il resto è venuto molto più facile». «Checco è un grande», commenta il padre di Mirko, Fabio Toller, operaio in una cava di Pordo di Segonzano: «Sua è stata l’idea dello spot, che ha realizzato, poi, del tutto gratuitamente per la nostra associazione».
Mirko e Checco sono rimasti in contatto: «“Quanti autografi firmi?” mi ha scritto pochi giorni fa», dice il ragazzo. In effetti nella piccola frazione di Canal, dove Mirko vive con la famiglia, lui e Checco Zalone sono sulla bocca di tutti. «A scuola i miei compagni hanno organizzato una festa a sorpresa. Gli amici mi prendono in giro un po’ chiedendomi se per passare a trovarmi a casa devono fare prima una richiesta scritta». Insomma questo spot ha cambiato la vita, non sempre semplice, al giovane paziente trentino che, a causa della malattia, deambula in carrozzina, è sottoposto a terapia farmacologica e a numerose fisioterapie. E di recente ha subìto un delicato intervento alla schiena che spesso è dolente.
«L’importante è che questa campagna annuale realizzi l’obiettivo per la quale è nata: trovare i fondi necessari per la ricerca clinica, farmacologica e sulle terapie possibili della Sma. Ma anche supportare a livello psicologico e tecnologico le famiglie italiane in cui vi sia un paziente Sma», spiega il padre di Mirko.
CHE COS’È LA SMA
La Sma comprende un gruppo di malattie ereditarie dei nervi motori che provocano una progressiva debolezza muscolare e atrofia. Si manifesta in circa 8 bambini nati su 100 mila e colpisce circa un individuo su seimila-diecimila in tutto il mondo. In Italia sono circa duemila i minori affetti da Sma. In base alla gravità dell’handicap motorio la malattia viene distinta in quattro tipologie. La più severa è la “Sma 1”. Chi ne soffre ha scarso controllo del capo e perdita di molte abilità motorie. Non riesce a stare seduto senza un aiuto e per muoversi necessita di passeggini o sedie a rotelle.
E Mirko? Il giovane della coppia Toller- Zalone non se ne sta con le mani in mano. Ironizza un po’ sul suo impegno scolastico: «La materia in cui vado meglio? La ricreazione». Ma ha già deciso che alle Superiori s’iscriverà a una scuola di robotica. «Così potrò progettare robottini in grado di aiutare i bambini in carrozzina», spiega. E stavolta la sua non è una battuta.
Redazione Papaboys (Fonte www.famigliacristiana.it/Alberto Loggia)
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