I ragazzi sono una «frontiera» della missione della Chiesa nel mondo. Per questo religiosi e figure ecclesiastiche sono chiamati a non cedere al male del clericalismo che tra le conseguenze negative ha l’allontanamento dei giovani. Papa Francesco lo afferma ricevendo questa mattina, 16 settembre 2017, i partecipanti al capitolo generale dei Missionari del Sacro Cuore di Gesù.
Ecco l’esortazione del Pontefice: «Vi prego, non cedete al male del clericalismo, che allontana il popolo e specialmente i giovani dalla Chiesa. Vivete fra voi una vera fraternità, che accoglie le diversità e valorizza la ricchezza di ciascuno». E poi, non «abbiate paura di continuare e incrementare la comunione con i laici che collaborano nel vostro apostolato, rendendoli partecipi dei vostri ideali e progetti e condividendo con loro le ricchezze della spiritualità che sgorga dal carisma dell’Istituto».
Il Papa invita i Missionari a offrire il «buon vino» del Vangelo. A partire da chi è più nel bisogno: «Proprio le mutate condizioni del mondo attuale rispetto al passato, e le nuove istanze dell’impegno di evangelizzazione della Chiesa, sono le condizioni che richiedono e rendono possibili nuovi modi di offrire il “buon vino” del Vangelo per donare gioia e speranza a tanti. Se l’ispirazione originaria del Fondatore è stata quella di diffondere la devozione al Sacro Cuore di Gesù, oggi voi la comprendete e la attualizzate esprimendola in una varietà di opere e di azioni che testimoniano l’amore tenero e misericordioso di Gesù verso tutti, specialmente verso quelle porzioni di umanità più bisognose».
L’appello del Vescovo di Roma ai Missionari è ad adoperarsi «per la giustizia e la solidarietà con i deboli e i poveri, a dare speranza e dignità ai diseredati, ad andare dovunque un essere umano attende di essere accolto e aiutato. Mandandovi come missionari nel mondo, è questo il primo Vangelo che la Chiesa vi affida: mostrare nelle vostre persone e con le vostre opere l’amore appassionato e tenero di Dio per i piccoli, gli ultimi, gli indifesi, gli scartati della terra».
Il Pontefice chiede di non perdere mai di vista la formazione cristiana dei giovani: «Quanto è urgente oggi il compito di educare e accompagnare le nuove generazioni ad apprendere i valori umani e a coltivare una visione evangelica della vita e della storia! Questa, che molti definiscono una vera “emergenza educativa”, è senz’altro una delle frontiere della missione evangelizzatrice della Chiesa, verso le quali tutta la comunità cristiana è invitata ad uscire».
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I Missionari del Sacro cuore sono presenti in cinquanta paesi dai cinque continenti, con un aumento delle vocazioni in America del Sud, in Oceania e in Asia.
di Domenico Agasso Jr per Vatican Insider
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